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Processo Eternit: a Casale inizia il conto alla rovescia
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di Nicola Pondrano*

Processo Eternit: a Casale inizia il conto alla rovescia

Centinaia di bandiere tricolori con la scritta “ETERNIT GIUSTIZIA” appese alle finestre e ai balconi di Casale Monferrato accompagneranno simbolicamente la forte aspettativa di giustizia che l'intera comunità falciata dall'amianto (oltre 1000 morti tra i lavoratori, oltre 500 tra i cittadini) coltiva nei confronti del processo che vede imputati Stephan Schmidheiny e San Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne che inizierà a Torino il 10 dicembre.

Sin da martedì 1° dicembre si svilupperanno iniziative di sostegno : ore 15.30 assemblea pubblica con le parti lese (a Casale sono 2272) per un momento di confronto e di informazione (con i nostri legali) e sulla stessa organizzazione della partecipazione al processo di Torino per questa grande battaglia di civiltà.

Alle ore 18.00 partirà da piazza castello una fiaccolata che si svilupperà sino al sarcofago dell'Eternit abbattuta. Una catena di solidarietà circonderà tutta l'area dove sorgeva lo stabilimento e le donne deporranno un fiore in ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita. Inoltre in questa occasione faremo un'ultimo sforzo per raggiungere l'obiettivo dei 10 pullman (caricati della nostra gente) che alle 7 di giovedì 10 dicembre partiranno alla volta del Palazzo di Giustizia di Torino.

E' un dovere di ogni società civile ottenere giustizia su simili stragi, che comportano ancora, la distruzione di intere famiglie.

A Casale Monferrato, città con meno di 38000 abitanti, purtroppo le diagnosi di mesotelioma sono in aumento: 40/45 casi nuovi ogni anno, ed oggi, annientati quasi tutti gli ex lavoratori , è la popolazione a pagare il prezzo più caro (70% sono famigliari e cittadini che hanno avuto la sventura  di nascere e vivere in questo territorio)

Cari amici di Articolo 21, vi chiediamo di aiutarci a far conoscere tutto ciò ma non solo: spesso in Italia quando si parla di danni alla salute vengono forniti dati incompleti. A questa disinformazione concorrono istituzioni, servizi preposti alla prevenzione e tutela, media, ecc ecc

Si dice che in Italia diminuiscono gli infortuni sul lavoro (1200 circa) e che questi dati si attestano sulla media europea, anzi si aggiunge che togliendo gli infortuni "in itinere" (e quindi non dovuti al lavoro direttamente) il trend infortunistico starebbe sensibilmente diminuendo ma non è così.

Dobbiamo portare alla luce quelle 1200 morti annue riconosciute dall'INAIL  ma mai divulgate riferite a tumori professionali. Sono quei lavoratori che impiegano mesi, anni a morire, "silenziosamente" giorno dopo giorno e che non fanno notizia (questo dato non appare mai.....) ma queste vite cadono per il lavoro, viene dimostrata l'eziologia professionale dei tumori.

Dobbiamo ricominciare a dire forte, che questi lavoratori hanno perso la vita a causa dell'organizzazione lavorativa.

Dobbiamo aiutare a portare alla luce, stragi come quella della Eternit.

In questo Paese, di lavoro si continua a morire, silenziosamente e non per tragica fatalità.

Abbiamo il bisogno di far sapere che è possibile far emergere la verità e far trionfare la giustizia attraverso lo strumento della denuncia penale.

Da molti anni noi ci battiamo come CGIL, Associazione Famigliari Vittime Amianto, unitariamente  con le altre sigle sindacali e al volontariato, su obiettivi di unità di interessi: il lavoro e la salute , saldandoli però anche con la salvaguardia della salute della popolazione attraverso la bonifica degli edifici pubblici, la ricerca scientifica per dare speranza, il risarcimento del danno e giustizia perchè questo non accada mai più.

 *Resp. CGIL Casale Monferrato

 


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