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La Lega rompe in Consiglio dei Ministri, ma i Tg Mediaset se ne dimenticano
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di Osservatorio Tg

La Lega rompe in Consiglio dei Ministri, ma i Tg Mediaset se ne dimenticano
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  • "L’Italia s’è desta!" ma i TG Mediaset si sono addormentati e hanno perso la notizia del duro scontro in Consiglio dei Ministri tra lega e pdl sulla Festa Nazionale. Le polemiche sul 17 marzo sono presenti solo nel TG5 in una breve da studio. Il Tg1, più correttamente, riporta le diverse posizioni ed i giudizi delle opposizioni con Bersani e Casini in primo piano. Tg3 e TG La7 e Tg2 partono proprio dalle celebrazioni contestate; i primi due, con scelta molto simile, le collegano con la grande serata televisiva di Benigni dall’inconsueto palco dell’Ariston. Sul senso o, meglio ancora, sulla mancanza di senso che caratterizza questo assurdo dibattito, fortemente tracciato da Mentana in una sorta di editoriale che ha preceduto il TG, nel commento abbiamo sentito un "grande italiano", il Premio Nobel Dario Fo.Qualche volta tornano. E’ il caso del Pio Albergo Trivulzio, che a vent’anni esatti dall’ascesa alle cronache di Mario Chiesa, è oggetto di un’inchiesta sugli affitti di comodo ai vip. Buone coperture dal Tg La7, Tg1 Tg2 e Tg3. Delusione per chi avesse cercato sui Tg Mediaset, ma anche sul Tg1, qualche notizia sui cables di Wikileaks pubblicati da Repubblica ed Espresso, e quindi, sui giudizi della diplomazia americana sui nostri leader e su Berlusconi in particolare. Tg3 e Tg La7 ne parlano ampliamente nei titoli e a metà edizione. Se le testate Mediaset si sono dimenticate o quasi della lega, contraria alle celebrazioni, sono state invece molto attente ai dati sulla produzione industriale con il + 10% nel 2010, proposti fin troppo enfaticamente.Segnaliamo un ulteriore buon servizio del Tg1 da Lampedusa, mentre per gli esteri le contestazioni all’ "amico Gheddafi" fanno fatica a venire a galla, se si escludono Tg3, Tg La7 e Tg2.Emilio Fede continua a parlarci dei nostri malanni, e torna sull’insonnia, mentre Studio Aperto ci informa fin dai titoli che esistono sacchetti per il vomito raffiguranti la nuova coppia regale inglese, gli immancabili William e Kate.

    Il Commento di Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura

    (Intervista di Alberto Baldazzi)

     

    Dario Fo, una riflessione. Mediamente un cittadino italiano può incontrare un 50esimo anniversario dell’Unità italiana due volte nella vita e, se è più che centenario, tre volte. È un augurio che facciamo a tutti noi, a tutti quelli che ci ascoltano. Malgrado ciò si è creata e sollevata una polemica che forse ha dietro qualche altra cosa ma, soprattutto, non è basata sul buon senso. Tu cosa pensi?

    "Per quanto riguarda la Lega, è così palese. Insomma: tutto viene dal nord legato dalla storia d’Italia. Tutto quello che unisce e determina la nascita di un popolo o di una nazione dà fastidio a loro perché, naturalmente, tutto deve avere centro dentro la Lombardia. Andando contro la storia, andando contro i valori, andando contro la cultura stessa, la memoria degli italiani. Dall’altra parte c’è anche l’atteggiamento di gente del sud che, devo dire a loro vantaggio, che hanno anche ragione di ricordare il negativo di questo evento straordinario che è l’Unità d’Italia; perché hanno dovuto soffrire atti di ingiustizia, atti di violenza, sconforto soprattutto e – nota bene - sono stati i primi a credere nel valore straordinario che avrebbe avuto l’Unità d’Italia. E sono stati mortificati, umiliati. Dentro tutto questo però io credo che l’atto in cui si è deciso di creare una nazione e di legare tutti i valori di questa nazione in un unico modo culturale di essere e di sviluppare la propria politica e la propria vita, sia una fatto grande, che non si può assolutamente ignorare, né soprattutto sotterrare, come vorrebbe qualcuno".

    Dario, da uomo di spettacolo a uomo di spettacolo: hai visto Benigni …

    "Ho visto soltanto dei pezzettini alla televisione oggi ma mi pare che, come assetto, era un bello spettacolo. Uno spettacolo carnoso, pieno d’umore. Lui era bravissimo, era veramente in grande forma".

     

    Dati Auditel di giovedì 17 febbraio

    Tg1 - ore 13:30 4.591.000 24,87%ore 20:00 6.886.000 25,58%.
    Tg2 -
    ore 13:00 2.991.000 17,63% ore 20:30 2.058.000 6,86%.
    Tg3 -
    ore 19:00 2.424.000 12,25%.
    Tg5 -
    ore 13:00 3.904.000 22,70% ore 20:00 5.050.000 18,69%.
    Studio Aperto -
    ore 12:25 2.950.000 20,92% ore 18:30 1.502.000 9,29%.
    Tg4 -
    ore 19:00 822.000 5,21%.
    Tg La7 -
    ore 13:30 963.000 5,21% ore 20:00 2.305.000 8,52%.


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