di Maude - Collettivo donne lavoratrici dello spettacolo
Dopo la colossale mobilitazione del 13 febbraio lanciata dalle donne di "Se non ora quando?", che ha visto un milione di donne riempire le piazze di tutta Italia, in continuità con questo grande momento di riflessione, vogliamo ridare il giusto senso all’8 marzo. Dobbiamo ripartire dalla storia di cento anni fa che purtroppo è terribilmente attuale: 146 donne, fra cui 39 italiane, morte nell’incendio dell’industria tessile Triangle a New York. Lavoravano sei giorni a settimana, con turni pesantissimi, rinchiuse nella fabbrica e perquisite in uscita per controllare che non rubassero pezzi di tessuto.
Nel Marzo del 2011, in un’epoca che vede messi in discussione diritti fondamentali conquistati con fatica da generazioni di lavoratori, in cui il numero di morti per infortuni sul lavoro rappresenta un’emergenza, Maude, il movimento delle lavoratrici dello spettacolo, vuole ricordare questo drammatico evento.
L’8 marzo a Roma dalle 15 fino alle 17 sul tram della linea 8 racconteremo ai passeggeri le testimonianze delle sopravvissute.
Appuntamento ore 15 Largo Argentina, capolinea tram 8, munite di regolare biglietto.
Poi raggiungeremo la manifestazione di SE NON ORA QUANDO? in piazza Vittorio e infine parteciperemo al corteo di LIBERE E INDECOROSE alla Bocca della Verità. Il filo conduttore di MAUDE sarà un vero e proprio filo che ci unisce al quale saranno appese le foto delle operaie di tutto il mondo oggi.
DALL'INIZIO DELL'ANNO A OGGI, PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO CI SONO STATI 102 MORTI.
LA CAUSA PRINCIPALE DI MORTE SUI LUOGHI DI LAVORO E' IL PRECARIATO, I LAVORATORI E LE LAVORATRICI SONO PERSONE RIDOTTE A "MERCE SILENZIOSA" ANCHE SULLA "SICUREZZA" PER NON RISCHIARE IL LICENZIAMENTO.
MAUDE è un movimento che raccoglie tutte le categorie delle lavoratrici dello spettacolo ed è nato spontaneamente all’interno
della più ampia mobilitazione contro i tagli alla cultura messi in atto dall’attuale governo.
Lo svilimento del ruolo e dell’immagine della donna nella nostra società è il sintomo più evidente di una crisi profonda, non solo
economica.
Il contributo del pensiero e dell’agire delle donne deve essere ancora una volta fondante.
E’ il momento di assumerci la responsabilità del lavoro culturale che produciamo, ripensando sia alle reali opportunità professionali, sia
alle modalità comportamentali nei luoghi di lavoro, sia ai contenuti che veicolano le nostre opere.
A maggiore rappresentanza delle donne nei media deve corrispondere migliore rappresentatività delle donne nella società italiana.
Fra i nostri progetti:
un censimento sui dati dell’occupazione femminile nell’audiovisivo, la realizzazione di un film documentario collettivo per raccontare come vivono oggi le donne in Italia. Il film sarà costruito sulle storie che stiamo raccogliendo da tutta l’Italia.
Info su facebook
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