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Informazione: l'Autorità italiana è in grado di far rispettare un effettivo pluralismo? Se si batta un colpo
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di Fulvio Fammoni*

Informazione: l'Autorità italiana è in grado di far rispettare un effettivo pluralismo? Se si batta un colpo

Verificare i dati sul pluralismo dell'informazione televisiva e trarne le adeguate conseguenze è possibile e necessario. Lo si fa in tutti i paesi ma in Italia no. Nella rilevazione del mese di febbraio dell'Autorità per le Comunicazioni relative ai tempo di antenna dei soggetti politici istituzionali nei TG RAI di tutte le edizioni si rileva che: Il Presidente del Consiglio occupa il 21% degli spazi, il Governo il 20,51, Popolo della Libertà e Lega Nord rispettivamente l'11,59% e il 3,71%, per un totale del 56,81% degli spazi.
Se si toglie il tempo dei soggetti istituzionali (Presidente della Repubblica, Presidenti delle Camere ed Unione Europea a cui va complessivamente il 13,44% degli spazi) a tutti gli altri soggetti politici resta meno del 30%.
Questa percentuale si ripropone anche nei TG delle altre reti con un picco ancor più alto a Mediaset ed è solo in parte riequilibrata dagli altri programmi di informazione.
L'attenzione, la polemica e gli sbagliati tentativi di intervento in Italia sono invece solo concentrati sui Talk show RAI, ma questa è la realtà dei dati.
L'autorità ha segnalato a volte in ritardo queste anomalie, ma i suoi interventi sono sistematicamente ignorati, togliendole ruolo e autorità.
Ma il dato generale non dice tutto.
Il tempo di antenna è dato dal diretto tempo di parola e da quello che viene definito tempo di notizia. Naturalmente sul tempo di notizia non c'è alcun rilevamento qualitativo.
Oppure, il dato mensile è importante , ma di fronte a particolari avvenimenti il tempo giornaliero assume un significato assai importante e questi dati dovrebbero essere rilevati e resi pubblici.
Ma non basta.
Se si guardasse anche al tempo concesso al pluralismo sociale in televisione si scoprirebbe che nei TG ai sindacati e le associazioni di categoria delle imprese (più di 40 organizzazioni) hanno a disposizione tra l'1,06% e l'1,88% del tempo totale di trasmissione, cioè qualche secondo al giorno per organizzazione.
L'autorità italiana è in grado di far rispettare un effettivo pluralismo? Se si batta un colpo.
Altrimenti è necessario chiamare in causa i diversi possibili livelli di intervento europei per la verifica dei dati e il rispetto delle regole.
E' comunque evidente visto che il virus della mancata libertà di informazione si va diffondendo anche in Europa che occorre contribuire a produrre norme europee contro ogni forma di abuso e conflitto di interessi.
La norma che dà ai cittadini la possibilità di una proposta di legge di iniziativa popolare a livello europeo è un nuovo e importante strumento che dall'Italia si può proporre a tutte le associazioni che si occupano di libera informazione in Europa.

*Comitato per la libertà e il pluralismo dell'informazione

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