di redazione
Il miracolo dell'Aquila alla fine è riuscito solo per metà. Le istituzioni locali e gli abruzzesi vittime del tremendo sisma ce ha devastato la regione nell'aprile di quest'anno hanno un paio di cose da obiettare all'attuale Governo e per farlo domani saranno a Roma davantia Montecitorio, proprio mentre all'interno sarà in fase di approvazione la finanziaria. “Siamo sempre stati riconoscenti per quel che è stato fatto finora, ma c’è troppo ancora da fare e ci preoccupano le intenzioni del Ministro Tremonti quando afferma che l’Abruzzo ha già avuto troppo. Non pari trattamento chiediamo, ma un trattamento adeguato alla dimensione della nostra catastrofe che ha sue esclusive caratteristiche per quantità e qualità del danno. Su questo si è accordata l’assemblea unitaria a cui ha partecipato tutto il territorio”. Questo quanto si legge in un comunicato stampa inviato dalla Provincia dell'Aquila, a parlare è Stefania Pezzopane, che naturlamente sarà in sit-in assieme ai suoi conterranei. Nonostante le rassicurazione fatte pervenire da Bertolaso in questi giorni a garanzia del fatto che i cittadini delle zone terremotate ricominceranno a pagare le tasse solo a partire dal 2011 e che il tutto verrà inserito all'interno di un decreto ad hoc da approvare entro la fine dell'anno, buona parte degli abruzzesi continua a dubitare. “Mi auguro che arrivi il promesso Decreto – commenta ancora la Pezzopane- ma intanto gli stipendi dei cittadini terremotati, a novembre, sono già stati decurtati dalle tasse. La pianificazione è in ritardo su questo ed altri punti”.
Nell'ambito di un'assemblea, tenutasi il 7 dicembre e che inizialmente doveva essere finalizzata a discutere delle linee guida per la riscostruzione, presenti le istituzioni locali e i rappresentanti delle diverse categorie, alla fine si è optato per scegliere la linea della “lotta” e della rivendicazione dei diritti che vengono così sintetizzati nel documento approvato:
-un trattamento fiscale adeguato all’entità della tragedia e riaggiornato a quello riservato ad analoghe vicende nel passato e dallo stesso Governo;
-la convocazione urgente di un Consiglio dei Ministri per approvare le modifiche alla Finanziaria da presentare in Parlamento;
-un incontro urgente al Presidente della Camera Fini ed ai capigruppo di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, con rappresentanti di questa assemblea;
che sia fatta un’operazione verità sulle reali condizioni di questi territori, al netto della convenienza mediatica, anche per rispetto dei nostri morti.
Intanto domani dall'Abruzzo partiranno tre pulmann diretti verso la capitale, mentre sono già molte le adesioni politiche pervenute.