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Sfila il popolo della Cgil: " Basta bugie dal Governo"
di redazione
Appena conclusa la tornata di manifestazioni organizzate nelle principali piazze italiane per lo sciopero generale proclamato dalla Cgil, inizia il balletto delle cifre. Stando ai Ministri Sacconi e Brunetta, le scarse adesioni rappresentano un fallimento e dovrebbero far riflettere il sindacato, non è invece dello stesso parere Maurizio Landini che parla di partecipazione straordinaria. Bisognerà probabilmente attendere ancora qualche ora prima di avere dati definitivi. Secondo i dati diramati dal sindacato, alle 12 l'adesione si aggirava intorno al 58% su un campione pesato statisticamente di 500 aziende, il tutto spalmato in 100 piazze italiane. Ma il dato statistico non coglie a pieno le specificità, che, in questo caso si sono registrate a livello regionale: la Toscana, per esempio, spicca con un'adesione che va dall'80% al 100%, mentre il Friuli Venezia Giulia può vantare un 95% registrato nelle fabbriche, tanto da spingere lo stesso Landini a rivolgere il suo appello non solo al Governo in carica ma anche all'opposizione.
“Dal Governo solo bugie” ha ripetuto il segretario generale Susanna Camusso a Napoli, da dove la tv della Cgil trasmetteva in diretta e da dove, il segretario, non ha risparmiato critiche alla gestione tutta emergenziale e in chiave elettorale della questione rifiuti, mentre ha rivolto un appello e un invito all'unità agli altri sindacati confederali.
Il risultato più evidente è stato, tuttavia, il blocco di città come Roma e Milano, in tilt per l'intera mattinata: traffico congestionato.
Il tutto mentre in piazza sono tornate a sfilare le diverse anime della Cgil rappresentate dai diversi comparti lavorativi: dal settore pubblico, alla scuola, agli edili, agli operatori sociali, ai pensionati... ma non solo. Non sono mancati i precari, il mondo della cultura e della ricerca, gli immigrati, privi anche dei diritti più elementari, come quelli che hanno sfilato oggi a Massa, gli stessi che nei giorni scorsi avevano occupato il Duomo per protestare contro la sanatoria truffa.
E non sono mancati gli studenti, medi e universitari, con i loro spezzoni colorati e rumorosi.
Sempre loro, gli studenti universitari, protagonisti dei pochi momenti di tensione registrati nella giornata, come a Roma dove, circa trecento universitari si sono diretti alla stazione Termini occupandone i binari al grido di: “ Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città” e a Genova dove si sarebbero registrati scontri tra manifestanti dei centri sociali e forze dell'ordine.
“Dal Governo solo bugie” ha ripetuto il segretario generale Susanna Camusso a Napoli, da dove la tv della Cgil trasmetteva in diretta e da dove, il segretario, non ha risparmiato critiche alla gestione tutta emergenziale e in chiave elettorale della questione rifiuti, mentre ha rivolto un appello e un invito all'unità agli altri sindacati confederali.
Il risultato più evidente è stato, tuttavia, il blocco di città come Roma e Milano, in tilt per l'intera mattinata: traffico congestionato.
Il tutto mentre in piazza sono tornate a sfilare le diverse anime della Cgil rappresentate dai diversi comparti lavorativi: dal settore pubblico, alla scuola, agli edili, agli operatori sociali, ai pensionati... ma non solo. Non sono mancati i precari, il mondo della cultura e della ricerca, gli immigrati, privi anche dei diritti più elementari, come quelli che hanno sfilato oggi a Massa, gli stessi che nei giorni scorsi avevano occupato il Duomo per protestare contro la sanatoria truffa.
E non sono mancati gli studenti, medi e universitari, con i loro spezzoni colorati e rumorosi.
Sempre loro, gli studenti universitari, protagonisti dei pochi momenti di tensione registrati nella giornata, come a Roma dove, circa trecento universitari si sono diretti alla stazione Termini occupandone i binari al grido di: “ Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città” e a Genova dove si sarebbero registrati scontri tra manifestanti dei centri sociali e forze dell'ordine.
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