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“Senza libera informazione non c’è libero esercizio del voto”
di redazione
“Il problema non è tanto il minutaggio della singola notizia sui media. Il problema è di natura democratica. Senza libera informazione non c’è libero esercizio del voto”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Articolo1 Beppe Giulietti, portavoce dell’associazione Articolo21, ospite della trasmissione Elleradio, dedicata oggi ad una ricerca SWG sul trattamento da parte dei media delle notizie relative allo sciopero generale della Cgil del 6 maggio, dal titolo “Dallo sciopero ai referendum: I silenzi della tv”.
A proposito delle multe comminate dall’Autorità al Tg1, Giulietti ha commentato: “Bene ha fatto l’Autorità, ma si è mossa troppo tardi, a soli quattro giorni dal voto, con una situazione ormai compromessa da mesi e mesi di alterazione e cancellazione non solo dell’opposizione politica ma anche dell’opposizione sociale”.
Giulietti ha proposto di tenere “un sit-in davanti alla sede dell’Autorità. Andiamo a chiedere che sui referendum non si consumi la truffa annunciata. Chiediamo il ritiro dei pessimi spot che sta mandando la Rai, incomprensibili e dannosi. Formiamo con Rodotà e con chi vuole giuristi, parlamentari, associazioni che hanno a cuore questi temi un Comitato per il libero esercizio del voto, contro l’oscuramento del tema sui mezzi di informazione, poiché è del tutto evidente che c’è un broglio politico per cancellare i quesiti. E se non bastasse c’è un evidente broglio mediatico per oscurarli. Un Comitato che possa rivolgersi all’Osce per avere un arbitro internazionale”.
Alla trasmissione di RadioArticolo1 hanno partecipato anche il giurista Stefano Rodotà, Maurizio Pessato, presidente Swg, Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, Paolo Carsetti, della segreteria dei Forum movimenti per l’acqua bene comune, Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente e Roberto Natale, presidente della Fnsi.
Per riascoltarla: http://www.radioarticolo1.it/audio/2011/05/11/8276/
A proposito delle multe comminate dall’Autorità al Tg1, Giulietti ha commentato: “Bene ha fatto l’Autorità, ma si è mossa troppo tardi, a soli quattro giorni dal voto, con una situazione ormai compromessa da mesi e mesi di alterazione e cancellazione non solo dell’opposizione politica ma anche dell’opposizione sociale”.
Giulietti ha proposto di tenere “un sit-in davanti alla sede dell’Autorità. Andiamo a chiedere che sui referendum non si consumi la truffa annunciata. Chiediamo il ritiro dei pessimi spot che sta mandando la Rai, incomprensibili e dannosi. Formiamo con Rodotà e con chi vuole giuristi, parlamentari, associazioni che hanno a cuore questi temi un Comitato per il libero esercizio del voto, contro l’oscuramento del tema sui mezzi di informazione, poiché è del tutto evidente che c’è un broglio politico per cancellare i quesiti. E se non bastasse c’è un evidente broglio mediatico per oscurarli. Un Comitato che possa rivolgersi all’Osce per avere un arbitro internazionale”.
Alla trasmissione di RadioArticolo1 hanno partecipato anche il giurista Stefano Rodotà, Maurizio Pessato, presidente Swg, Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, Paolo Carsetti, della segreteria dei Forum movimenti per l’acqua bene comune, Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente e Roberto Natale, presidente della Fnsi.
Per riascoltarla: http://www.radioarticolo1.it/audio/2011/05/11/8276/
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