di Giuseppe Giulietti e Vincenzo Vita
Non abbiamo avuto esitazione alcuna nell'esprimere convinta solidarietà personale, politica ed umana al premier Berlusconi colpito al volto da una persona che le cronache definiscono affetta da gravi squilibri psichici. E non ci sentiamo certo pentiti di avere espresso questa solidarietà, ma quello che non si può accettare è il plateale tentativo in atto e che ha assunto modi e forme di rarà volgarità, di utilizzare questo episodio per criminalizzare, colpire infangare, insultare chiunque osi manifestare dissenso nei confronti della politica del presidente del Consiglio e del suo governo per i ripetuti annunci di far saltare gli equilibri costituzionali e di ridurre il ruolo e la funzione dei poteri di controllo. Per questo consideriamo gravi e sguaiate le reazioni contro le parole di Rosy Bindi che ha semplicemente detto che il clima che si respira è anche frutto delle continue campagne di aggressione contro il presidente della Repubblica, contro il presidente della Camera, della Corte costituzionale e i giudici. Rinnoviamo - la nostra assoluta e convinta solidarietà al premier ma non abbiamo intenzione alcuna di arretrare di un solo centimetro nella difesa della legalità democratica.