di redazione
Si terrà a Roma, martedì 21 giugno alle 11.30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati in via Della Missione la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del Festival dell’Impegno Civile, “Oltre i confini” dalle terre di camorra alle terre di don Peppe Diana l’unica rassegna italiana svolta interamente nei beni confiscati alla criminalità organizzata promosso dall’Associazione Libera di Caserta e dal Comitato don Peppe Diana.
Interverranno:
On.le Beppe Giulietti, (Portavoce di Articolo 21),
Valerio Taglione (Libera Caserta, Comitato don Peppe Diana)
Componenti del comitato scientifico del Festival:
Stella Cervasio (giornalista);
Enrico Fontana (presidente Consorzio Mediterraneo Libera Terra)
Alessandra Clemente ( Coordinamento Familiari vittime camorra Regione Campania)
Mauro Baldascino (Esperto sviluppo locale)
Donato Ceglie (magistrato)
Modererà l’incontro Stefano Corradino (direttore di Articolo 21)
Info: nardiello.stampa@libero.it, festivalimpegnocivile@gmail.com
Incontri, dibattiti, concerti, presentazioni di libri, mostre, spettacoli teatrali, degustazioni di prodotti realizzati sui terreni confiscati alle mafie rappresenteranno la colonna vertebrale di una rassegna che vuole illuminare l’impegno di comunità educative, solidali e sane che operano in territori laboriosi di rinnovata identità dal passato opulento e dal futuro incerto che però va programmato e costruito.
Casalnuovo, Baia Verde, Napoli, Ottaviano, Castel Volturno, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Sessa Aurunca le tappe di un percorso dove interverranno parenti delle vittime innocenti di camorra, attori, musicisti,artisti, cantanti, mediatori culturali, uomini e donne in rappresentanza dell’economia etica e sociale, rappresentanti della politica, giornalisti, docenti, magistrati, scrittori, sacerdoti e produttori.
Promuovere le Terre di don Peppe Diana significa sostenere il suo popolo nell’impegno faticoso del cambiamento possibile. Vuol dire unire le sinergie positive per lavorare al riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio che non vuole essere terra di camorra; favorendo e valorizzando le capacità, i talenti e le sensibilità in loco e collegandole stabilmente con le forze sane nazionali ed internazionali.