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Annozero tutti in piedi
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di Giuseppe Giulietti*

Annozero tutti in piedi
Tutti in piedi per chiedere la cacciata dei pidduisti e dei piquattristi dalla Rai e dall’Italia. Nel finale del film L’attimo fuggente i ragazzi montano sui banchi e cominciano a pestare i piedi esprimendo così la loro solidarietà all’insegnante che li aveva educati alla libertà e il loro orrore contro i censori e gli intolleranti di ogni risma. Ieri sera a Bologna migliaia di persone sotto il palco, e milioni collegate con Current tv, con Rai News e con la rete, si sono alzate in piedi, non solo per celebrare il lavoro e il compleanno della Fiom, ma anche per gridare il loro amore per la libertà e il loro affetto a chi, come Michele Santoro, Marco Travaglio, Serena Dandini, Vauro e tutta la squadra  di Annozero, in questi anni, ci ha regalato straordinarie serate di informazione libera, autonoma dai poteri, capace di illluminare le zone più oscure della  vita nazionale. Non a caso queste donne e questi uomini – basterebbe pensare alla straordinaria testimonianza del magistrato Antonio Ingroia – sono nel mirino del Caimano e delle sue logge, sono l’equivalente dell’aglio per il vampiro, e il paragone non ci sembra azzardato.

Perchè mai Luigi Bisignani, uno dei capi  della P4, avrebbe scritto la lettera di licenziamento di Santoro? Era forse il capo di Masi? Era un suo consulente? A che titolo quel signore si occupava  della Rai? Siamo sicuri che non lo abbia fatto anche in queste ultime settimane? Perchè  la signora Lei ha accompagnato Santoro alla porta subito dopo l’esternazione di Berlusconi che indicava proprio in Michele la causa della sua sconfitta?

Come mai per le prossime nomine tornano a circolare nomi di quarta fila, già proposti da Agostino Saccà, quello che diede esecuzione al primo editto bulgaro? Chi li ha indicati, quali sono i loro curricula? Bisognerà forse aspettare che se ne occupi un tribunale o dovremo scoprirlo nelle prossime intercettazioni?  I tanti presunti cattolici che affollano la Rai non hanno nulla da dire, hanno baciato anche loro l’anello e il cappuccio al massone deviato di turno?

Chiunque abbia visto Tutti in piedi! non ha bisogno di grandi spiegazioni: quella banda deve tacere perchè racconta i fatti, perché, come ha detto Travaglio, non c’è nulla da inventare, basta riportare quello che loro medesimi dicono e scrivono. Dagli schermi non vogliono cacciare solo Santoro, Travaglio, Fazio e la Gabanelli, ma chiunque voglia raccontare i fatti, perchè sono talmente ributtanti in sé, talmente schifosi da non aver bisogno di condimento alcuno.

Il Caimano ha ormai iniziato la battaglia finale, quella contro la realtà fattuale. Nell’ultimo delirio vorrebbe imporre, forse per decreto, l’espulsione della realtà dalla vita, anzi vorrebbe che tutti gli italiani diventassero come quei 314 parlamentari che hanno decretato che il povero Silvio telefonava alla questura per salvare quella che credeva essere la nipote del presidente egiziano. Purtroppo per lui è più facile comperare qualche deputato Responsabile che acquistare qualche milione di cittadini “irresponsabili” che, Bisignani o non Bisignani, continueranno, per esempio, a vedere Annozero dovunque sarà trasmesso e non si fermeranno sino a quando il Caimano e la sua loggia, i tanti Bisignani che inquinano il paese, non se ne saranno andati.

Non ci fermeremo sino a quando il Caimano non avrà preso la via dello zoo oppure del ricovero in qualche clinica per anziani animali, accompagnato dalla sua corte di squali, vipere, topi di fogna, e i cittadini potranno finalmente vedere quello che vorranno senza dover chiedere il permesso a nessuno, e la tv sarà restituita a quelli che la sanno fare e che per decidere un programma non hanno certo bisogno di telefonare al Bisignani di turno, a qualunque loggia appartenga, di qualsiasi natura sia.

Per queste ragioni non fermeremo neppure la nostra  raccolta firme affinchè  Santoro rientri in Rai anche a un euro a puntata come lui stesso ha detto, lanciando la sfida agli abusivi che tengono ancora in ostaggio “il bene comune Rai”. Loro non lo sanno ma, prima o poi, Annozero tornerà a essere un programma della Rai, e di loro si perderà anche il ricordo, forse anche del loro padrone!

L'Italia s'è desta - di Nicola Tranfaglia



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