di redazione
Gioca d'anticipo la Rete No ponte, e per evitare possibili critiche o opposizioni all'opposizione sceglie uno slogan propositivo: " Tanti si, un solo no". E' questo il messaggio che da mesi viene fatto circolare in rete, tra le varie associazioni, all'interno degli enti locali, 150 sigle in tutto, quelle che domani ( in vista dell'avvio “simbolico” dei lavori, previsto per il 23 dicembre) sfileranno per le vie di Villa San Giovanni in una giornata di festa e di riflessione...
Si prepara da mesi questo appuntamento di carattere nazionale e che vedrà la partecipazione di realtà provenienti da diverse città d'Italia, da Venezia, Milano, Napoli, Isernia, Palermo... un ensemble estremamente vario ed eterogeneo che ha come punto forte e comune il rifiuto opposto ad un'opera faraonica, ma giudicata non necessaria per quel territorio, che invece possiede altre emergenze, tutte da risolvere. Attorno a queste emergenze ruoteranno dunque gli interventi previsti nell'arco della giornata che a partire dalle 9.30 dovrebbe concludersi in tarda serata.
In mattinata il corteo attraverserà le cittadine di Villa S.G. E Cannitello, preceduto dai primi interventi a microfono aperto, il percorso, si legge nel programma, sarà accompagnato da artisti di strada e stand di vario genere, l'arrivo è previsto per le ore 14.00 alla Chiesa di Porto Salvo a Cannitello, dove avrà inizio il pomeriggio di festa e di spettacoli, fra i tanti nomi che si esibiranno sul palco quelli noti al grande pubblico di Ulderico Pesce, Tetes de bois, Rocco Barbaro, Jovine e Roy Paci, parte integrante della “Rete artisti contro il ponte” che conta al momento 50 adesioni, dai 99 posse a Wilma Labate, passando per Ascanio Celestini e Sabina Guzzanti... fino ad arrivare a Vauro, autore del logo che campeggia in grande sul manifesto e sul sito, una faccetta tipo smile che tanto piacerebbe al ministro Brunetta, anche se non in questo caso, dato che con gli occhi dice palesemente NO. A intervalli si susseguiranno i momenti di riflessione.
Un No che però viene motivato e contrapposto ai si: si ad un sistema efficiente di trasporti nello Stretto, si alla messa in sicurezza di case e scuole, si a infrastrtture utili e necessarie, si alla bonifica dei siti inquinati... 4 SI che rappresentano il preludio necessario a molti altri, e che stanno a significare la volontà positiva e propositiva da parte della società civile (calabrese e sicilana) quella migliore, quella scesa in piazza e per le strade per dire no alla 'ndrangheta, quella arrivata ad Amantea per chiedere chiarezza sulle navi dei veleni, quella che ha attraversato le strade di Crotone per denunciare l'impiego di materiale tossico e nocivo nella realizzazione di un intero quartiere, scuole comprese, quella che ha protestato all'indomani dell'alluvione in Sicilia...
I tanti si di una terra martoriata da un punto di vista ambientale, ad alto rischio sismico e idrogeologico, con collegamenti inefficienti, alle prese con un problema siccità e inefficienza del servizio idrico, con il dramma dei rifiuti che a breve potrebbe replicare l'emergenza Napoli ( per Palermo già questo è avvenuto)...
Di fronte ad un simile elenco, il drenaggio di denaro pubblico per la realizzazione di una struttura che presenta troppi punti interrogativi e in merito alla quale esperti e tecnici hanno avanzato non poche perplessità, rappresenta un vero e proprio affronto al buon senso “...una grande bufala che ha già significato un'enorme spreco di risorse che si sarebbero potute impiegare diversamente.”
http://www.retenoponte.it/19dicembre2009/