Articolo 21 - INTERNI
Che nessuno scriva, che nessuno sappia
di Rosa Villecco Calipari
Non scrivete dei Centri di identificazione ed espulsione, non raccontate come si vive nei Cie, non fotografate gli immigrati sulle spianate di cemento a 40 gradi all'ombra. Non fatelo, perché potreste intralciare le attività rivolte agli immigrati provenienti dal Nord Africa di cui si è avuto un massiccio afflusso a seguito di quella che è stata definita la "primavera araba" e che ha coinvolto Paesi vicinissimi al nostro, come la Libia di Gheddafi.
Questo non è un grazioso invito, no, è un divieto, stabilito con tanto di circolare ministeriale n. 1305 promulgata lo scorso aprile dal ministro Maroni. E il divieto riguarda, naturalmente, i media che potrebbero essere rei di raccontare e far vedere cosa sono davvero i Cie e come sono davvero sistemati donne e uomini che scappano da guerre e povertà.
La circolare citata, infatti, fa un bell'elenco dei pochi ammessi nei Cie: Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM), Croce Rossa Italiana (CRI), Amnesty International, Medici Senza Frontiere, Save The Children, Caritas, nonché a tutte le Associazioni che hanno in corso con il Ministero dell'Interno progetti in fase di realizzazione nelle strutture di accoglienza, finanziati con fondi nazionali ed europei.
Qual è la conseguenza? Che per i media, tutti i media, anche in presenza di parlamentari, le porte anzi spesso i cancelli, le grate dei Cie restano chiusi.
Che nessuno scriva, che nessuno sappia.
Era questo l'intento del ministero dell'Interno?
Il dubbio si è fatto certezza soprattutto dopo che ho avuto la possibilità di vedere con i miei occhi il lager di Palazzo San Gervasio, nel Potentino, dove mi sono recata insieme ad altri parlamentari.
Per questo, insieme ad altri deputati di tutti gli schieramenti (Touadi, Giulietti, Granata, Pezzotta, Di Stanislao, Ventura, Zaccaria, Gozi, L. Turco, Fiano, Colombo) sono la prima firmataria di un ordine del giorno nel quale, per il rispetto dell'Articolo 21 della Costituzione che come ben sanno i lettori di questo sito, tutela la libertà di stampa, si chiede l'immediato ritiro di quella circolare. E, in tema, vi invito ad aderire alla campagna "no al carcere per gli innocenti" con la quale il Forum immigrazione dei Democratici vuol richiamare l'attenzione sulla disumana misura, contenuta nel Dl 89 dello scorso 23 giugno e ora all'esame del Parlamento, con la quale si dilata fino a 18 mesi la detenzione degli immigrati nei Cie.
Per aderire si può scrivere a p.immi@partitodemocratico.it oppure telefonare allo 0667604042.
Perché la battaglia per l'umanità e la convivenza si fa insieme: nelle aule parlamentari, sui media, sul web, nelle piazze. Dovunque
"Governo rispetti articolo21 della Costituzione" Ordine del giorno depositato alla Camera
18 mesi nei Cie. Appello Forum immigrazione PD: " No al carcere per gli innocenti" / Decreto rimpatri in queste ore in aula per la conversione in legge
Questo non è un grazioso invito, no, è un divieto, stabilito con tanto di circolare ministeriale n. 1305 promulgata lo scorso aprile dal ministro Maroni. E il divieto riguarda, naturalmente, i media che potrebbero essere rei di raccontare e far vedere cosa sono davvero i Cie e come sono davvero sistemati donne e uomini che scappano da guerre e povertà.
La circolare citata, infatti, fa un bell'elenco dei pochi ammessi nei Cie: Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM), Croce Rossa Italiana (CRI), Amnesty International, Medici Senza Frontiere, Save The Children, Caritas, nonché a tutte le Associazioni che hanno in corso con il Ministero dell'Interno progetti in fase di realizzazione nelle strutture di accoglienza, finanziati con fondi nazionali ed europei.
Qual è la conseguenza? Che per i media, tutti i media, anche in presenza di parlamentari, le porte anzi spesso i cancelli, le grate dei Cie restano chiusi.
Che nessuno scriva, che nessuno sappia.
Era questo l'intento del ministero dell'Interno?
Il dubbio si è fatto certezza soprattutto dopo che ho avuto la possibilità di vedere con i miei occhi il lager di Palazzo San Gervasio, nel Potentino, dove mi sono recata insieme ad altri parlamentari.
Per questo, insieme ad altri deputati di tutti gli schieramenti (Touadi, Giulietti, Granata, Pezzotta, Di Stanislao, Ventura, Zaccaria, Gozi, L. Turco, Fiano, Colombo) sono la prima firmataria di un ordine del giorno nel quale, per il rispetto dell'Articolo 21 della Costituzione che come ben sanno i lettori di questo sito, tutela la libertà di stampa, si chiede l'immediato ritiro di quella circolare. E, in tema, vi invito ad aderire alla campagna "no al carcere per gli innocenti" con la quale il Forum immigrazione dei Democratici vuol richiamare l'attenzione sulla disumana misura, contenuta nel Dl 89 dello scorso 23 giugno e ora all'esame del Parlamento, con la quale si dilata fino a 18 mesi la detenzione degli immigrati nei Cie.
Per aderire si può scrivere a p.immi@partitodemocratico.it oppure telefonare allo 0667604042.
Perché la battaglia per l'umanità e la convivenza si fa insieme: nelle aule parlamentari, sui media, sul web, nelle piazze. Dovunque
"Governo rispetti articolo21 della Costituzione" Ordine del giorno depositato alla Camera
18 mesi nei Cie. Appello Forum immigrazione PD: " No al carcere per gli innocenti" / Decreto rimpatri in queste ore in aula per la conversione in legge
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