di Franco Siddi*
'E' di grande conforto la notizia della liberazione dei quattro giornalisti italiani rapiti ieri a Tripoli. Mentre riabbracciamo il ritorno di Elisabetta Rosaspina, Giuseppe Sarcina, Domenico Quirico e Claudio Monici alla condizione di uomini liberi portiamo con noi il grande dolore per l'uccisione del loro autista avvenuta ieri e per le tante vittime innocenti di questa guerra. Le condizioni di pericolo per i giornalisti e per chiunque nel teatro libico, restano piuttosto pericolose ma a tutti i giornalisti impegnati sul teatro va dato il massimo appoggio e sostegno nella consapevolezza che l'informazione libera, che gli inviati di tutto il mondo rendono da testimoni non belligeranti, sia motore essenziale di civilta' e di conquista delle liberta' fondamentali di ogni comunita'.
Nell'abbracciare i colleghi di nuovo liberi ringraziamo tutti coloro che, dalle autorita' istituzionali (unita' di crisi della Farnesina su tutti) ai volontari sul terreno, si sono prodigati per favorire le condizioni di rilascio degli ostaggi. L'auspicio ora e' che la guerra abbia termine al piu' presto. I giornalisti sul posto restano i maggiori garanti per la conoscenza non inquinata da interessi diversi se non quelli di permettere a tutti di avere il quadro esatto dei fatti e dei cambiamenti in corso'.
* Segretario Fnsi