L'appello lanciato da Articolo 21 per lo stralcio dell'articolo 8 dal decreto d'agosto - richiesta oggi condivisa, dopo qualche reticenza, anche dal Partito Democratico - ha lo scopo non soltanto di difendere elementari diritti di tutti i lavoratori, ma anche di richiamare l'attenzione di tutte le forze politiche democratiche sulla peculiare importanza rivestita, per l'indipendenza dell'informazione, dalla rigorosa tutela del posto di lavoro e della professionalita' dei giornalisti, spesso esposti a indebite pressioni e a manovre epurative. L'impegno contro il decreto d'agosto ha natura essenzialmente politica. Sono in gioco i valori fondamentali della nostra democrazia e non solo quelli tutelati dall'articolo 21 della Costituzione, che presuppone l'autonomia degli operatori dell'informazione.
I meccanismi che oggi il governo vorrebbe introdurre nel mondo del lavoro hanno sapore di corporativismo, un sistema creato dal regime fascista ed abrogato dal primo governo democratico della Repubblica, in anticipo sull'entrata in vigore della Costituzione. L'articolo 8 oggi voluto dal governo e' diretto a sostituire, nel mondo del lavoro, lo Stato di diritto con quello degli interessi corporativi, per giunta di portata aziendale. Esso e' incompatibile con l'ordinamento democratico e farebbe compiere al nostro Paese un pericolo passo indietro.

Il Popolo Viola sarà il 6 settembre con i lavoratori della Cgil - di Anna Mazza*/ Il 6 settembre con la Cgil contro il pensiero unico - di Giuseppe Giulietti / Susanna Camusso rilancia la proposta Giulietti-Vita di mettere all'asta le sei nuove frequenze digitali individuate dall'Agcom

SOTTOSCRIVI L'APPELLO CONTRO IL DECRETO D'AGOSTO DEL GOVERNO E LEGGI I NOMI DEI PRIMI FIRMATARI (elenco in aggiornamento)