Articolo 21 - L'attività di Art. 21
Dopo la manovra economica ora la fiducia anche sulla legge bavaglio?
di Giuseppe Giulietti
A colpo di voti di sfiducia vogliono sfiduciare le istituzioni e l'ordinamento costituzionale. Non hanno ancora finito di incassare un vergognoso voto di fiducia su una manovra economica iniqua e per molti aspetti anticostituzionale che già annunciano che vogliono imporre la legge bavaglio, colpire il diritto di cronaca, far sparire le intercettazioni che non piacciono al capo supremo. Per farlo non esiteranno a mettere la fiducia, sarà una fiducia contro la Costituzione, contro l'articolo 21 della medesima.
Questo è il loro modo per rispondere all'appello al senso di responsabilità lanciato dal presidente Napolitano. Pur di restare aggrappati al potere non esitano e non esiteranno ad avvelenare i pozzi della politica e delle istituzioni.
Ci auguriamo che, prima del prossimo voto alla camera sulla manovra, il governo voglia smentire questo annuncio, anzi voglia proprio smentire che esista l'intenzione di portare in aula una nuova legge della vergogna, del silenzio, della espulsione delle notizie non gradire.
Invece di inveire contro le intercettazioni che non piacciono al presidente e ai suoi mazzieri, perchè gli amici non gli hanno consigliato, a suo tempo, di non passare ore al telefono con la Questura di Milano, con Tarantino, Lavitola, e" compagnia brutta" ? Questo è il vero problema, il bavaglio avrebbero dovuto metterlo a Lui , non certo ai cronisti e agli editori italiani.
In ogni caso se e quando ci proveranno scopriranno che centinaia di cronisti, con o senza tessera professionale, praticheranno l'obiezione di coscienza e non accetteranno di svendere i valori racchiusi nell'articolo 21 della Costituzione e riaffermati dalla istituzioni internazionali.
Questo è il loro modo per rispondere all'appello al senso di responsabilità lanciato dal presidente Napolitano. Pur di restare aggrappati al potere non esitano e non esiteranno ad avvelenare i pozzi della politica e delle istituzioni.
Ci auguriamo che, prima del prossimo voto alla camera sulla manovra, il governo voglia smentire questo annuncio, anzi voglia proprio smentire che esista l'intenzione di portare in aula una nuova legge della vergogna, del silenzio, della espulsione delle notizie non gradire.
Invece di inveire contro le intercettazioni che non piacciono al presidente e ai suoi mazzieri, perchè gli amici non gli hanno consigliato, a suo tempo, di non passare ore al telefono con la Questura di Milano, con Tarantino, Lavitola, e" compagnia brutta" ? Questo è il vero problema, il bavaglio avrebbero dovuto metterlo a Lui , non certo ai cronisti e agli editori italiani.
In ogni caso se e quando ci proveranno scopriranno che centinaia di cronisti, con o senza tessera professionale, praticheranno l'obiezione di coscienza e non accetteranno di svendere i valori racchiusi nell'articolo 21 della Costituzione e riaffermati dalla istituzioni internazionali.
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