di Giulia Fresca
Al termine del vertice per l'ordine pubblico con i Ministri dell'Interno, Roberto Maroni e della Giustizia Angelino Alfano, alla presenza del capo della Polizia, Antonio Manganelli, del comandante generale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli e quello della Guardia di Finanza, Cosimo D'Arrigo, Maroni ha dichiarato che «da lunedì a Reggio Calabria arriveranno 121 unità in più per ordine pubblico e saranno rafforzate le misure di sicurezza per i magistrati. Inoltre sarà istituita immediatamente nella Città dello Stretto l’agenzia nazionale per confische ed inoltre la parola 'ndrangheta sarà inserita nella legislazione. No, all'esercito – ha ribadito Maroni - in Calabria arriveranno investigatori perchè sono più utili». «Daremo una forte accelerazione per il completamento del carcere di Arghilla';- ha detto il Guardasigilli Alfano -ed a Reggio Calabria, quale sede disagiata saranno potenziati gli uffici gip-gup e manderemo presto tre 3 pm e 2 pg.. Ora la 'ndrangheta comincia ad avere paura». Nel frattempo la fiaccolata organizzata dai segretari Generali di CGIL, CISL e UIL di Reggio Calabria, insieme a Sergio Genco Segretario Generale CGIL Calabria sollecitata dai giovani, dai lavoratori e dai pensionati che hanno partecipato al sit in silenzioso indetto da Libera, ha preso il via in una citta completamente blindata. Tantissime le adesioni dei rappresentati istituzionali, presidenti di provincia e di sindaci ma è anche presente il coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti” di Adriana Musella. Fin qui la cronaca di una giornata fibrillante che ha vissuto anche il bluff di un falso allarme bomba che la Dda di Reggio Calabria ha considerato «insignificante» dopo il ritrovamento del petardo stamattina all’ingresso dell’aula bunker. Il fatto che si tratti di un semplice petardo rende il ritrovamento di nessuna rilevanza sul piano investigativo. Altra cosa, invece, è l’attentato fatto domenica scorsa contro la Procura generale di Reggio Calabria, al quale la Dda attribuisce un preciso significato in termini di minaccia e di intimidazione nei confronti degli uffici requirenti reggini che conducono inchieste sulla 'ndrangheta. La piazza comincia a reagire..ma c'è da scommettere che siamo ancora all' inizio!
Giulia Fresca