di Giuseppe Giulietti
Articolo 21 ci sarà alla manifestazione convocata per sabato prossimo a Roma, a partire dalle ore 14, in piazza della Repubblica, dai promotori del referendum contro la privatizzazione dell'acqua. Ci saremo per tante ragioni, ma anche per il bellissimo titolo che hanno voluto dare alla manifestazione e alla campagna di iniziativa politico e che sarà denominata "Obbedienza Civile".
Sarà così chiamata perchè le donne e gli uomini che hanno promosso quel referendum ora chiedono che quei risultati non siano aggirati, e che a nessun ministro possa venire in mente, come purtroppo è già accaduto, che "sul nucleare si dovrà tornare a riflettere...", oppure che gli acquedotti già privatizzati restino tali come se oltre 27 milioni di italiani non avessero mai espresso il loro voto.
Il berlusconismo è stato anche una manifestazine di disprezzo, esibito e continuato, verso la Costituzione e verso la legalitá repubblicana, ma proprio per questo, almeno su questo punto, ci attendiamo, anzi pretendiamo la più assoluta discontinuitá tra il cavaliere di Arcore e il professore di Varese.
La volontà popolare non è certo un optional, la riduzione dello spread, tanto per citare una parla ormai sulla bocca di tutti, deve riguardare anche i diritti e le opportunità. Il punto di vista di milioni di donne e di uomini non può valere meno della volontà di alcuni appaltatori e dei loro fiduciari politici.
A proposito di "Obbedienza civile", sarà appena il caso di ricordare che, all'epoca dei referendum, quasi tutto il polo Raiset decise di oscurare i quesiti perché così aveva ordinato il capo supremo: l'allora presidente del consiglio.
Riusciranno i nostri eroi a fare ammenda, sippure tardiva? Vorranno, almeno questa volta, non solo raccontare la manifestazione di sabato, ma soprattutto ridare memoria di quei quesiti e fare il punto sul loro reale recepimento nella attività legislativa e nella azione del nuovo governo?
Non si tratta di fare un favore a qualcuno, ma di ristabilire il primato della legalità e della obbedienza civile dopo tanti anni di " disobbedienza incivile" che hanno segnato l'azione dei governi Berlusconi.
26 Novembre. In piazza per l'acqua, i beni comuni e la democrazia