Rai: farà la fine di Alitalia?

Saltano le nomine nel cda Rai ed è bufera. I consiglieri del centrodestra chiedono il rinvio del pacchetto con due direzioni e una vicedirezione presentato dal dg Lorenza Lei. Si infuria il presidente Paolo Garimberti. «Basta giochini politici, che paralizzano il cda. O dimostriamo di saper prendere decisioni o andiamo a casa», tuona il presidente, facendo appello alle istituzioni, affinche «il vento Monti cominci a spirare anche nella tv pubblica». Un clima infuocato a pochi giorni dalla decisione sul rinvio a giudizio per peculato per il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, il cui notiziario ieri ha nuovamente raccolto meno ascolti del Tg5.

"E' inverosimile e scandaloso che di fronte alle difficolta' che devono essere affrontate con urgenza per il risanamento, continuino i veti politici sulla ordinaria gestione aziendale, veti decisi in vertici ai quali partecipano leaders di partito e consiglieri di amministrazione". Lo dichiara Nino Rizzo Nervo, consigliere Rai, a proposito dei lavori consiliari di oggi. "Stiamo assistendo a un gioco irresponsabile sulla pelle di una grande azienda e dei suoi dipendenti in un momento delicatissimo nel quale a causa della grave crisi economico-finanziara si profila per la Rai un futuro incerto. Spero che l'allarme lanciato dal presidente Paolo Garimberti sia raccolto con serieta' e senso di responsabilita' anche dalle istituzioni del nostro Paese".
Il consigliere di area Pd aggiunge "avevo sperato anch'io, come il presidente, che la nuova situazione politica realizzatasi con la costituzione di un governo tecnico avrebbe allentato i legami con la politica e creato anche in Rai finalmente i presupposti per un clima diverso e positivo. Oggi abbiamo scoperto che cosi' non e'. Piuttosto che assistere ad una deriva, che rischia di paralizzare l'azienda in giorni in cui devono essere adottate misure urgenti e rigorose, e' piu' responsabile certificare, nell'interesse della Rai, che questo vertice, per responsabilita' di una maggioranza dei consiglieri, non e' in grado di portare a termine il suo mandato ed e' quindi giunto al capolinea".
 
"Uno spettacolo indecente - afferma Carlo Verna, segretario Usigrai - così si manca di rispetto a chi lavora in Rai, all'indomani di un piano di tagli assurdi,lacrime e sangue annunciati,con un tavolo di concertazione al quale faticosamente ci sediamo,vista la portata delle decisioni prese dai vertici, il cda si paralizza così,dopo una chiamata a rapporto di stampo partitico.Avremmo automaticamente dovuto proclamare lo sciopero senza il vigoroso intervento del presidente Garimberti che abbiamo apprezzato.Ora aspettiamo e vedremo.

"Quanto è accaduto oggi alla Rai non è che l'ennesima puntata di una fiction dedicata al conflitto di interessi. Nulla di nuovo, sarebbe stato forse il caso di rovesciate i tavoli quando sono stati accompagnati alla porta quasi tutti i programmi e gli autori sgraditi all'allora presidente del consiglio, nonché proprietario della principale azienda concorrente della Rai". Lo afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti.
"In queste condizionai la Rai rischia di fare la fine dell'Alitalia con grande soddisfazione di chi ha sempre lavorato per la "dissoluzione" di questo bene pubblico. Spetta al governo impedire questo delitto annunciato o proponendo una nuova legge che spezzi ogni legame tra l'impresa, i governi e i partiti, o commissariandola per impedire che una rovinosa crisi la travolga con tutte le prevedibili conseguenze sul piano occupazionale e finanziario".