di Redazione
La Fnsi comprende le ragioni del profondo disagio ed è vicina ai colleghi de ‘l’Unità’ e delle loro famiglie per le continue incertezze sulle prospettive dell’azienda editoriale e delle sue dichiarate difficoltà finanziarie che rendono problematico il pagamento della tredicesima mensilità e dello stipendio di dicembre, ragioni che hanno indotto il Cdr a proclamare per oggi il primo dei tre giorni di sciopero affidati dall’assemblea. La situazione del giornale è resa ancora più pesante dalla condizione proprietaria dell’azienda, dalla quale l’editore, Renato Soru, si sta sostanzialmente disimpegnando, come risulta anche da sue recenti improvvide dichiarazioni. Più grave ancora, sul piano delle prospettive e di programmazione del futuro, è l’incertezza che continua a pesare sui finanziamenti pubblici all’editoria che non consentono alle aziende di avere le necessarie garanzie di bilancio. Gli impegni assunti, in questi giorni, a livello di governo - non sono ancora quantificati con certezza da nessuna parte - devono avere quanto prima seguito e dare garanzie per la stabilità delle aziende interessate. Sono in questa fase inconcepibili tagli controproducenti che, peraltro, determinerebbero importanti costi sociali per il sistema pubblico. Nel perseguire politiche di rigore è più che mai indispensabile garantire il sostegno ai giornali veri con giornalisti veri. La Fnsi e le Associazioni regionali di stampa, interessate dalla presenza di redazioni locali de ‘l’Unità’, ribadiscono il loro impegno al fianco dei colleghi costretti oggi a far mancare il proprio giornale ai lettori per non dovere, domani, farlo mancare per sempre”.