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Eritreo in fuga inviato in Turchia. Violata convenzione di Ginevra
di redazione
Un cittadino eritreo di 34 anni, in fuga dal suo paese sarebbe stato arrestato all'aeroporto di Roma e imbarcato su un volo diretto a Istambul, nonostante avesse fatto appello alla convenzione di Ginevra sui rifugiati. La denuncia arriva dall'Ong Everyone, in contatto con la sorella del giovane attualmente residente in Germania. “ Il giovane – si legge in un comunicato diramato oggi- che proveniva dall'Eritrea, nazione in cui è in corso una grave crisi umanitaria, ha chiesto protezione internazionale, facendo presente di aver già subito gravi forme di persecuzione in Eritrea: due anni di carcere per aver rifiutato l'arruolamento coatto, nonché trattamenti inumani e degradanti.
Quindi Kidan Asmeron è fuggito dall'Eritrea, affrontando il pericoloso viaggio verso il Sudan, dove ha vissuto per due anni e da dove ha preso contatto con la sorella in Germania. La polizia italiana gli ha consentito di effettuare una telefonata alla sorella, alle 8.30 del mattino. Il giovane tentava di spiegare che a causa del suo stato di profugo, non disponeva di tutti i documenti richiesti, ma solo del passaporto e che era necessario un contatto con l'Alto Commissario Onu per i Rifugiati per chiarire la sua posizione umanitaria. Le autorità tuttavia ignoravano le richieste del giovane, che si appellava invano alla Convenzione di Ginevra sui Rifugiati. Le autorità non prendevano contatto con l'Alto Commissario Onu per i Rifugiati, ma decidevano di deportare il profugo in Turchia.”
Attualmente Kidan si trova agli arresti a Istambul e il rischio è che venga rispedito indietro in Eritrea. Il gruppo Everyone lancia dunque un appello “ … al governo turco affinché il profugo non venga deportato in Eritrea, dove subirebbe l'imprigionamento, trattamenti inumani e degradanti e forse la morte, come è accaduto a molti altri profughi ingiustamente rimpatriati in Eritrea... e chiede inoltre al governo italiano di rivedere la propria posizione rispetto al giovane, posizione che viola apertamente la Convenzione di Ginevra del 1951 e che ha messo - attraverso un'inspiegabile deportazione in Turchia – un profugo innocente e già vittima di persecuzione in gravissimo pericolo di vita. E' fondamentale che il governo italiano comunichi con grande urgenza con il governo turco, per concordare un rientro del giovane in Italia o comunque il trasferimento di Kidan in un paese sicuro.”
Quindi Kidan Asmeron è fuggito dall'Eritrea, affrontando il pericoloso viaggio verso il Sudan, dove ha vissuto per due anni e da dove ha preso contatto con la sorella in Germania. La polizia italiana gli ha consentito di effettuare una telefonata alla sorella, alle 8.30 del mattino. Il giovane tentava di spiegare che a causa del suo stato di profugo, non disponeva di tutti i documenti richiesti, ma solo del passaporto e che era necessario un contatto con l'Alto Commissario Onu per i Rifugiati per chiarire la sua posizione umanitaria. Le autorità tuttavia ignoravano le richieste del giovane, che si appellava invano alla Convenzione di Ginevra sui Rifugiati. Le autorità non prendevano contatto con l'Alto Commissario Onu per i Rifugiati, ma decidevano di deportare il profugo in Turchia.”
Attualmente Kidan si trova agli arresti a Istambul e il rischio è che venga rispedito indietro in Eritrea. Il gruppo Everyone lancia dunque un appello “ … al governo turco affinché il profugo non venga deportato in Eritrea, dove subirebbe l'imprigionamento, trattamenti inumani e degradanti e forse la morte, come è accaduto a molti altri profughi ingiustamente rimpatriati in Eritrea... e chiede inoltre al governo italiano di rivedere la propria posizione rispetto al giovane, posizione che viola apertamente la Convenzione di Ginevra del 1951 e che ha messo - attraverso un'inspiegabile deportazione in Turchia – un profugo innocente e già vittima di persecuzione in gravissimo pericolo di vita. E' fondamentale che il governo italiano comunichi con grande urgenza con il governo turco, per concordare un rientro del giovane in Italia o comunque il trasferimento di Kidan in un paese sicuro.”
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