di Giuseppe Giulietti
La Rai è ormai travolta dalla arroganza e dal ridicolo, ed è difficile dire quale dei due atteggiamenti sia ormai prevalente. Oggi la Rai si è autocommissariata, anzi è stata definitivamente commissariata dalla banda del conflitto di interessi.
Nessuno può continuare a dare una copertura di qualsiasi natura a questa situazione, la vita di questo consiglio di amministrazione si è ormai conclusa e non c'è motivo alcuno di prolungarne la agonia.
Al governo chiediamo solo di dare immediata conseguenza alle dichiarazioni del presidente Monti e di inserire già nel prossimo provvedimento, sia la liberalizzazione del settore dei media e delle frequenze, sia una norma per "recidere definitivamente ogni legame improprio con i governi, le forze politiche, le lobbies di ogni natura" come hanno opportunamente chiesto tutte le associazioni sindacali e professionali del giornalismo italiano.
Ogni giorno perso sarà un ulteriore contributo alla colpevole dissoluzione di un bene pubblico.
Restiamo infine in attesa delle inevitabili decisioni che la Corte dei Conti dovrà assumere anche in relazione ai modi, ai tempi, ai metodi che hanno segnato i comportamenti della direzione generale e di alcuni consiglieri di amministrazione.
Un grazie, infine, al consigliere Nino Rizzo Nervo (nella foto) che si è dimesso, siamo sicuri che non resterà solo e che anche altri a cominciare dal "Presidente di garanzia" vorranno seguite il suo esempio.