di Redazione
"Una sentenza importante e storica quella del Tribunale di Torino che ha condannato a 16 anni di carcere ciascuno il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier alla fine del processo Eternit. Ma non ci interessa più di tanto il numero degli anni di galera comminato. Ci interessa di più che siano state riconosciute le responsabilità dopo anni di occultamenti, omertà, depistaggi e persino di offese alla memoria dei morti e dei loro familiari". Lo affermano Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21. "Per questa ragione ci aguriamo che questa sera tutti i tg pubblici e privati vogliano far conoscere in primo luogo le ragioni di questa sentenza, per onorare la memoria di chi non c'è più e anche per impedire che questi delitti si continuino a consumare, a Casale e in altri luoghi, da Taranto a Monfalcone alla Marlane". "Ci aguriamo infine - concludono Corradino e Giulietti - che si voglia garantire la sopravvivenza del Pool di Torino che ha seguito il processo di Casale e della Thyssen e che venga istituita la Procura Nazionale sulla sicurezza sul Lavoro più volte richiesta dal giudice Caselli".