di Maria Magarik
"Il governo italiano intende ricostruire l’Aquila…come Astana, la capitale del Kazhakistan". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi durante la visita ufficiale a Roma del Premier del Paese dell'Asia centrale. Non è uno scherzo, l'ha detto. Il nostro premier ha citato l’esperienza kazaka nel costruire, in 8 anni, una città da un milione di abitanti. Ora, bisogna spiegare agli aquilani, ancor prima che agli italiani, cosa sia questa città"modello", sorta per miracolo, dal nulla, nell’immensa steppa asiatica.
Astana in lingua kazaka significa“il posto dove vengono prese le decisioni”. L'ha voluta il padre della Patria, leader kazako Nursultan Nazarbaev per mostrare al mondo la potenza di questo baluardo asiatico della vecchia Unione Sovietica, ricchissimo di gas e petrolio, Stato - appunto - dell’Asia centrale. La maggior parte degli abitanti, nonostate gas e petrolio, e' poverissima. Ma il potentissimo presidente non ci penso’ due volte e spese milioni e milioni di dollari per dare vita ad un progetto faraonico con grattacieli, e un ‘ isola artificiale. Tanto per non badare a spese. Tutto affidato ad un famoso architetto giapponese, come si conviene in questi casi.
La nuova capitale è stata costruita tra paludi, piene di zanzare, e la steppa. D’inverno tirano venti gelidi e la temperatura raggiunge - 40 gradi. D’estate supera i 40 gradi. Condizioni invivibili. Altra curiosità? Non ci crederete ma il Presidente Nazarbaev dal suo popolo è chiamato"Papi". Si, Papi, proprio Papi, ma non perché faccia quello che fa l'altro…Solo perché"Padre della nazione". Confidenzialmente"Papi". Nazarabaev, con metodi ( anche questi modello ? ) ha costretto a trasferirsi in queste lande desolate centinaia di migliaia di persone.
Ma ora ci soffermiamo sull’attrattiva piu’ importante della sedicente Astana, l’imponente Torre Baiterek scalata, ogni giorno, da centinaia di visitatori per ammirare il panorama, ma anche per posare la mano sul calco dorato dell’impronta della mano del presidente Nazarbayev! Durante la conferenza stampa congiunta che ha chiuso la visita,Berlusconi ha affermato ( prevedibile ) che le cose imparate dagli uomini della steppa sono tante. Quelle - ha detto - sono terre di “uomini potenti”. ..Anche gli abruzzesi sono un popolo forte e gentile.
Resta qualche dubbio che, avute informazioni più dettagliate su Astana, gli abruzzesi possano accettare di averla come modello.
Chi volesse ulteriori informazioni sul Kazakhistan, puo' vedere ( o rivedere ) lo strampalato giornalista kazako Borat, protagonista dell'omonimo film.