di Ambra Murè
Negli ultimi due anni 16 agenti penitenziari si sono tolti la vita. Un dato drammatico che fa il paio con quello, ovviamente più elevato, dei suicidi tra i detenuti: più di 100 in soli 18 mesi. Controllori e controllati, dunque, stanno dalla stessa parte e subiscono in modo diverso sulla loro pelle gli effetti di un sovraffollamento ormai diventato emergenza. I detenuti aumentano a una media di mille al mese e sono ormai quasi 68 mila a fronte di 43 mila posti. L'84% delle carceri italiane ospita più detenuti di quanti ne prevede la capienza regolamentare, e più del 51% supera addirittura il limite definito tollerabile.
Per protesta, il 18 maggio il Sappe, il principale sindacato di polizia penitenziaria, diserterà l’annuale Festa del Corpo. “Non abbiamo nulla da festeggiare”, dichiara il segretario generale Donato Capece. Invece di celebrare la ricorrenza, gli agenti si troveranno sotto la villa di Silvio Berlusconi ad Arcore per sollecitare quell’intervento tanto atteso che riporti le nostre carceri a un livello accettabile di civiltà.
ASCOLTA L’INTERVISTA A DONATO CAPECE, SEGRETARIO GENERALE DEL SAPPE