di Paola Venanzi
Sotto la lente di ingrandimento di Cittadinanzattiva e Tribunale dei diritti del malato sono finiti ospedali, asl e ambulatori e i dati sono tutti da leggere.
Una fotografia sulla sanità pubblica nitida. Se infatti migliora la sicurezza , non si può dire la stessa cosa dei tempi di attesa, le lungaggini burocratiche e il comfort. Inoltre. Se ancora una volta il divario tra nord e sud sembra essere incolmabile diventa un baratro quando si parla di informazione al cittadino. Ma veniamo ai numeri. 87 sono le Asl e le aziende sanitarie prese in esame da 3mila cittadini in equipe miste che, appositamente formati, hanno passato al setaccio ospedali, ambulatori e uffici presenti su tutto il territorio nazionale. Il risultato? L’11% delle Aziende Sanitarie raggiunge una media troppo bassa di attuazione degli standard rispetto alla tutela dei diritti e il miglioramento della qualità, l’informazione e la comunicazione, e la partecipazione dei cittadini considerata sia nei suoi aspetti istituzionali che nelle forme meno codificate
Il Servizio Sanitario nazionale quindi sta imparando a combattere gli errori. Ma la strada è ancora lunga e tortuosa… e in alcune zone del nostro meraviglioso Paese servirebbe una vera e propria rivoluzione…uomini e amministrazioni permettendo.