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Lavoratori Eutelia in presidio: senza stipendio e con multa a carico
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di Bruna Iacopino

Lavoratori Eutelia in presidio: senza stipendio e con multa a carico

Nonostante le temperature elevate e un tasso di umidità che toglie il fiato, il camper dell’Eutelia continua a rimanere fermo lì. Fuori, sotto gli stand che creano una leggera zona d’ombra, c’è sempre qualcuno pronto ad accogliere e a spiegare a passanti e curiosi perché, nonostante la canicola estiva non intendono mollare. I lavoratori dell’Eutelia presidiano Piazza Montecitorio ormai da un mese, ininterrottamente. Uno striscione e delle magliette, simbolo della lotta che conducono da un anno a questa parte, a far loro compagnia. Quando gli chiedo se intendono “rimanervi a oltranza”, sembrano tentennare, il caldo di luglio li ha sfibrati… erano partiti con uno sciopero della fame e in questo avevano trovato il supporto del PD: alcuni parlamentari avevano deciso a turno di cimentarsi con questa forma di protesta non violenta. Allo sciopero della fame adesso hanno detto basta, una forma estrema e che, al momento non ha prodotto risultati, visto il silenzio delle istituzioni.
E’ dal 20 aprile che attendono risposte, invano. 2.000 lavoratori e un destino incerto, in balia degli eventi con un timore: che con i mesi estivi tutto torni ad essere invisibile, loro per primi. Se infatti non ci fossero stati gli arresti recenti a carico di otto ex manager di Agile-Eutelia e Omega, fra cui Samuele Landi salito agli onori delle cronache per il fallito blitz, il silenzio mediatico avrebbe continuato a circondare la lotta di questi lavoratori.
Di questi 2.000, 1.200 sono in cassa integrazione da febbraio, e al momento, denunciano, di mensilità ne hanno ricevute soltanto due, mentre altri, “inspiegabilmente” continuano a lavorare. E per il TFR i dubbi risultano ancora più fitti. Una situazione che pesa per chi alle spalle ha anche una famiglia da mantenere e non sa bene cosa accadrà. Il Tribunale di Roma, nei prossimi giorni, dovrà decidere infatti delle sorti dell’azienda: l’amministrazione straordinaria, oppure il fallimento. Rimangono i dati, quelli certi, e pesanti come macigni: le commesse, anche importanti, con organi istituzionali, sono andate perse e un’azienda, florida, con un buon fatturato è stata mandata la macero.  E come se non bastasse, sono arrivate anche le multe, dai 2.500 ai 10.000 euro, comminate a 21 lavoratori per occupazione di suolo pubblico durante una manifestazione autorizzata risalente all’11 marzo di quest’anno. Il paradosso, raccontano però dal presidio, al di là delle rassicurazioni iniziali da parte istituzionale, è che tra quei multati, qualcuno neanche c’era in piazza…
Nonostante le multe, loro, a Piazza Montecitorio sono ormai di casa e, come tali accolgono e ospitano tutti coloro che in questi giorni e in questi mesi, in quella piazza hanno più di una cosa da dire. “ Ho capito molte più cose stando qui in questo mese, anziché da casa a guardare i tg…” riflette a voce alta il mio interlocutore.
Al momento la piazza è vuota, ma domani e domani l’altro tornerà a riempirsi.
Fino a che punto la si potrà ignorare?


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