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Le agende rosse "comuniste" di Borsellino non piacciono a Fede. Il referendum sull'acqua non sfonda il video
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di REPORTER SENZA RETE

Le agende rosse "comuniste" di Borsellino non piacciono a Fede. Il referendum sull'acqua non sfonda il video

ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 19 LUGLIO 2010
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I TITOLI DEI TG DEL 19 LUGLIO 2010 - Nel giorno della doppia vittoria della partecipazione popolare in difesa della legalità sulla politica, con la diffusione dei dati sulla raccolta di 1.400.000 firme per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua e l'invito a rappresentanti delle forze politiche a non partecipare alle commemorazioni per la morte di Paolo Borsellino e della sua scorta nel 18 anniversario della strage di via d'Amelio,  i telegiornali italiani riescono  dare una visione distorta di questo 19 luglio 2010.

L'unico telegiornale a dare conto dei due argomenti più importanti della giornata è il TG3. Il Tg diretto da Bianca Berlinguer da conto anche della morte a 94 anni di  Eleonora Chiavarelli vedova di Aldo Moro, lo sciopero dei medici contro i tagli del governo.  e , finalmente,  dedica un titolo alla raccolta di 1.400.000 firme contro la privatizzazione dell'acqua. Anche il Tg1 apre con le commemorazioni di via d'Amelio e sottolinea la sollecitazione di Napolitano a far luce sulle stragi. Stessa apertura per il Tg2 che, unico della serata, decide di evidenziare l'invito alla politica a non partecipare alle commemorazioni.
In casa Mediaset completamente ignorata, nei titoli, la notizia della raccolta delle firme contro la privatizzazione dell'acqua.

Tg5 apre con le commemorazione di via d'Amelio mentre alla raccolta firme per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua viene dedicata la lettura di una notizia in meno di trenta secondi. Stessa apertura per il TG 4 dove delle iniziative di commemorazione nel 18°anniversario della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta si preferisce dare evidenza alle azioni definite di disturbo delle ribattezzate Agende Rosse Comuniste come preferisce definirle Emilio Fede. Inevitabile difesa a spada tratta dell'azione del governo e del Premier Silvio Berlusconi . Anche qui non si parla della raccolta delle firme contro la privatizzazione dell'acqua.  Nel commento parleremo con uno dei protagonisti del Forum dell'acqua, il Padre Comboniano Alex Zanotelli

Prima di chiudere vi segnaliamo i titoli del TG della 7 che apre parlando dell'inchiesta sulla loggia Carboni e il Quirinale che scrive a Mancino per chiedere di evitare interferenze sulle indagini in corso. Altro titolo in evidenza le parole di Antonio di Pietro che parla di topi in Parlamento.



Il Commento di Alex Zanotelli, padre Comboniano
(Intervista di Alberto Baldazzi)

Più di un milione e quattrocento mila firme: un grande successo per una campagna di base, che tra l’altro  non ha avuto l’appoggio di forze politiche più o meno tradizionali; Padre Alex Zanotelli, tu sei stato, sei uno degli animatori del forum dell’acqua.
“ Prima di tutto ci troviamo davanti ad una vittoria straordinaria; questa vittoria è stata straordinaria non solo perché non c’erano forze politiche grosse coinvolte, ne del governo ne dell’opposizione, ma quello che è stato soprattutto sorprendente è il silenzio stampa che questa campagna ha avuto: sui grandi media televisivi e sui grandi giornali non c’è stato niente; lo si può chiamare davvero un boicottaggio. Nonostante questo, però, che sia stata una campagna su cui abbiamo potuto contare solo sulle nostre forze ( non abbiamo avuto soldi da nessuno e abbiamo dovuto tirarceli su un po’ di qua, un po’ di la) ed a portare avanti il minimo … siamo riusciti ad arrivare ad un milione e quattrocento mila firme. Questo rivela il fatto che è stata la gente che si è mobilitata, anche nelle zone dove non c’era nessun comitato acqua, si è mobilitata, ha raccolto firme; questa per me è una vera boccata d’ossigeno in chiave italiana.”

Padre Zanotelli, oltre lo specifico tema decisivo dell’acqua, che valenza politica acquista questa mobilitazione?
Questa situazione italiana che davvero spaventa un po’, nel senso che sembra di un’immobilità unica … non è vera. Il fatto di queste un milione quattrocento mila firme vuol dire che 1400000 cittadini hanno detto “no” ad un qualcosa di grosso; perché noi siamo stati molto chiari, ed abbiamo detto che, in un momento in cui il mercato ha stravinto, abbiamo chiesto che l’acqua venga tirata fuori dal mercato, ed ancor di più abbiamo chiesto che il profitto venga tolto al di fuori dall’acqua: è questo è davvero qualcosa di straordinario, quindi c’è ancora speranza in questo paese.”


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