di Ambra Murè
Mentre si attende ancora una qualche dichiarazione e/o richiesta di chiarimento da parte del nostro Ministro degli Esteri, assume contorni inquietanti la vicenda del peschereccio “Ariete” di Mazara del Vallo respinto ieri sera a colpi di mitraglia da una motovedetta libica. Il motivo dell'attacco sarebbe l'avvicinamento dell'imbarcazione alla soglia delle 30 miglia, che Gheddafi considera unilateralmente di propria competenza. Nonostante, in base al diritto nautico internazionale, il confine delle acque territoriali sia fissato a 12 miglia dalla costa. E non è tutto. L'"Ariete", come tutte le imbarcazioni che si allontanano dalle acque italiane, esponeva il tricolore. La motovedetta libica, dunque, avrebbe aperto il fuoco ben sapendo di mirare a un peschereccio dell'"amica" Italia.