di Stefano Corradino
"Le polemiche? Forse è il destino delle grandi trasmissioni. Forse c’è un equivoco sul diritto di replica, sulla libertà di opinione e sul pluralismo. Forse dovremmo abituarci tutti a non costruire contrapposizioni che non hanno ragione d’essere. A pensare che per esprimere la propria opinione non c’è bisogno di accusare gli altri di essere quello che non sono. Così non si costruisce il confronto, ma lo scontro..." E di solito non si convince nessuno". Così Paolo Ruffini, direttore di Raitre parla a caldo in una breve intervista con Articolo21 della trasmissione condotta da Fazio e Saviano.
Più di 8 milioni e mezzo di spettatori, anche per l'ultima puntata. Un risultato complessivo notevole. Che valore ha per la rete?
Ha il valore di una cosa bella. Difficile e bella. Forse bella anche proprio perchè difficile. Forse difficile anche perchè era su Rai3. Forse bella anche perchè era su Rai3. Ha il valore di una proposta che poteva essere rifiutata ed invece è stata ascoltata.
Mafia, rifiuti, terremoto... Argomenti impegnativi per una prima serata! Eppure il pubblico è rimasto incollato allo schermo a seguire orazioni civili. E' così che dovrebbe essere la tv pubblica?
La tv deve essere tante cose. E' assurdo anche solo pensare che debba esistere un solo, un unico modo di fare tv. La tv si nutre di libertà. La tv pubblica in particolare. Meglio la possibilità di scegliere del Grande fratello di Orwell. Di questa libertà si è nutrita anche Vieni via con me. Ed è una libertà che ha conquistato il pubblico che ha guardato il programma.
Ogni puntata una polemica. E' il destino delle grandi trasmissioni o si sarebbero potute evitare? Se gli ascolti non fossero stati tali forse il diritto di replica così a gran voce non sarebbe stato invocato...
Forse è il destino delle grandi trasmissioni. Forse c’è un equivoco sul diritto di replica, sulla libertà di opinione e sul pluralismo. Forse dovremmo abituarci tutti a non costruire contrapposizioni che non hanno ragione d’essere. A pensare che per esprimere la propria opinione non c’è bisogno di accusare gli altri di essere quello che non sono. Così non si costruisce il confronto, ma lo scontro. E di solito non si convince nessuno.
La lista che a suo giudizio resterà memorabile di queste quattro puntate?
Tutte. Davvero. Appena ne penso una me ne viene subito in mente un'altra.
In due puntate sia Fazio che Saviano hanno giocato sull'ipotesi di una seconda edizione della trasmissione? Pensa ci siano i margini e le volontà aziendali (e politiche?)
Le cose si realizzano solo se ci si lavora con passione, fatica, convinzione. Rai3 lavorerà da subito perché questa esperienza irripetibile non sia archiviata. In questo ossimoro c’è la prossima sfida.
La trasmissione di Fazio e Saviano verrà premiata da Articolo21 all'assemblea nazionale del 15 dicembre prossimo. Saranno premiati, tra gli altri, anche Don Ciotti e Javid Houtan Kian, l'avvocato di Sakineh.