All’assemblea SIAE del 30 novembre e a quella, successivamente convocata, del 20 dicembre, un gruppo di editori, facenti prevalentemente capo alle multinazionali, non si sono presentati, facendo mancare il numero legale e non permettendo alla maggioranza democraticamente eletta, presente in assemblea, di votare il bilancio preventivo, le cui linee strategiche l’assemblea aveva già approvato, così come le aveva approvate, all’unanimità, il Cda, col parere favorevole del Collegio dei revisori.
A questa difficile situazione si aggiungono le irrevocabili dimissioni date dal Presidente Assumma nell’assemblea del 30 novembre, indirettamente legate allo stesso problema. Anche in occasione del primo voto per la sua  rielezione, gli stessi soggetti fecero mancare il numero legale. Le funzioni del presidente sono temporaneamente assunte dal sostituto M° Lorenzo Ferrero, come previsto dallo Statuto.
La minoranza dissidente (la cui ripetuta assenza si può forse interpretare come un gesto di protesta) lamenta soprattutto un mancato aggiornamento dello Statuto (dopo due anni di lavoro di un comitato in cui peraltro aveva la maggioranza),  rivendicando, in particolare, di veder riconosciuto un maggior peso politico agli associati che danno alla SIAE il maggior contributo economico.
Ora, le autorità vigilanti (Presidenza del Consiglio e Ministero dei Beni culturali) sono poste di fronte ad un grave dilemma: commissariare la Società, di fatto assecondando il disegno della minoranza “dissidente” e spogliando la maggioranza dei propri diritti democratici, o intervenire trovando soluzioni non traumatiche al problema regolamentare del “quorum costitutivo”, che sembra tra l’altro non essere in linea con la legge 2/2008, ed eventualmente aitando a risolvere i problemi statutari della Società, senza però spogliare dei loro poteri gli organi democraticamente eletti.
Ciò che conta, nel momento in cui le problematiche sul diritto d’autore sono centrali, è la salvaguardia della SIAE: il suo commissariamento sarebbe (è) una iattura da evitare assolutamente.