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di Giuseppe Giulietti e Stefano Corradino
Siamo abituati a rispettare i risultati delle votazioni e dunque non vi è dubbio che il "sì" abbia vinto il referendum della Fiat. Ma solo uno stolto, un arrogante uno sciocco potrebbero non vedere che di fronte all'imponente dispiegamento delle forze in campo e all'assoluto squilibrio tra le parti politiche e mediatiche i "no" abbiano travolto perfino le più rosee previsioni arrivando al 47% dei voti. Per questo ci auguriamo che tutti coloro che hanno chiesto alla Fiom senso di responsabilità ora rivolgano lo stesso appello al signor Marchionne e al governo affinchè facciano la loro parte e depongano modi e toni che non sono conciliabili in un paese che ha ancora una Costituzione e uno Statuto di lavoratori. Ci auguriamo adesso che tutti i media che hanno "riscoperto" in questi giorni la questione operaia e sociale stazionando davanti ai cancelli della Fiat vogliano proseguire attraverso un'attenta documentazione delle condizioni di lavoro in italia, vogliano raccontare la precarietà delle fabbriche, i livelli salariali, denunciare la scarsa sicurezza sul lavoro. Articolo21 aprirà sul sito un'apposita finestra dedicata ai tempi e ai modi della rappresentazione mediatica su questi temi.
Mai un referendum era stato sottoposto a una serie di pressioni così violente
di Adriano Donaggio
Il referendum Fiat che, secondo le previsioni di Mentana, con i sì avrebbe potuto toccare una punta dell’ 80%, si è affermato con una percentuale del 54% e un 45% che ha detto no. Un successo così, così, visto il ricatto e le pressioni esercitate sul voto. Determinante il voto assolutamente favorevole degli impiegati (roba da percentuali bulgare). Erano i meno toccati dall’ accordo. (leggi tutto)
La passione serba della Fiat? Gli ostacoli sindacali sono solo una scusa
Fiat, aumentano i rischi per la salute dei lavoratori
Referendum Fiat da oggi al voto
Cofferati: "30 euro lordi al mese, per giustificare un accordo negativo, che viola i diritti, è un brutto segno dei tempi"
La Fiat non convince nemmeno la UILM. Palombella: “Marchionne elude il confronto”
Vertenza Fiat e lavoratori senza permesso ... di rappresentanza : il diritto/dovere di protestare



