di Ennio Remondino
L'impressione che suscita è quella terribile ed assieme compassionevole di un combattente suicida. In questo caso un credente nel Paradiso di Arcore, promessogli dopo il sacrificio della sua dignità. Una fede tale da fornirgli il coraggio-follia per immolarsi nel compiere la vendetta desiderata dal suo dio in terra. Il dramma di questo kamikaze tutto italiano è che, nello schiacciare il pulsante del telecomando su AnnoZero, ad esplodere sia stato soltanto il detonatore e non il plastico, la potenza distruttiva che gli avevano fatto credere di essere o di rappresentare. Risultato, uno squarcio nella sua immagine ormai irrimediabile. Quali che siano le conseguenze aziendali che potrà ancora mettere in campo contro Santoro & C.
Masi visto come “un fuoco di paglia”, è l'ultima che ho sentito. Battute su battute e ridicolo su ridicolo. Quando un manager finisce per diventare soggetto della satira, non gli resta che dedicarsi alla politica. Sento parlare ormai del 'dopo Masi'. Esiste in viale Mazzini qualche scantinato, a me sconosciuto, attrezzato per il Bunga bunga? Qualche 'Ruby' in giro mi pare di ricordarla, ma con contrattini molto meno generosi del tariffario reso noto dai Pm di Milano. Insomma, anche sul fronte del privato più intimo, sembra che non si riesca più ad essere competitivi. Neanche una copertina di 'Chi' a prestare attenzione. Ad Arcore si marcia a champagne, da noi, al massimo, finisce a bottigliate vuote in testa. Non c'è confronto.
Intanto si consumano drammi anche personali. Trasferte affettive costrette alla continenza, fidanzamenti in via di ripensamento politico-sentimentale. Una catastrofe per i percorsi privilegiati. Con la corsa a incassare prima che sia troppo tardi. Gestione delle “Risorse umane” la chiamano, per dare eleganza al padronale ufficio del personale. Per far finta di umanizzare il gioco cinico e corrotto dalle interferenze politiche e non solo. Quando salta quel filtro di garanzia e anche lì vincono i “Signorsì”, vuol dire che siamo alla frutta. Diventa così inutile la discussione su chi potrà essere il successore di Masi. Lui o Lei che verrà, il problema è quale apparato il neo direttore troverà. Grandi pulizie in vista per cambio stagione.
Rai: "Non staremo a guardare che si compia cotanto scempio" - di Carlo Verna / Il bunga bunga di Minzolini - di Alessandra Mancuso / SOTTOSCRIVI la Lettera dei LAVORATORI UNIRAI al Direttore Generale Masi / Rai: Giulietti-Vita, indecente telefonata Masi a Santoro. DIMISSIONI!