di Antonio Di Bella
Il wall street Journal ha definito nei giorni scorsi Obama un “leader riluttante”.Giudizio critico perche’ molti in America a destra e a sinistra hanno criticato il presidente giudicandolo troppo timido sull’intervento militare in Libia. Solo pochi giorni fa Obama ha dato il disco verde all’Onu per una risoluzione dura che ha fornito il quadro legale per un intervento armato. E solo in extremis, dal Brasile, ha autorizzato l’azione americana e con molti distinguo. Ha ripetuto due volte che non mandera’ mai truppe di terra in Libia. Ha precisato che l’azione e’ limitata, che non era la prima scelta americana e che e’ stato costretto a prenderla solo per il rifiuto di Gheddafi a fermare il massacro. Non solo: tutta l’attivita’militare americana di queste ore e’concentrata sul lancio di missili Cruise per distruggere le batterie antiaeree libiche e liberare I cieli ad aerei non americani ma francesi britannici canadesi e,forse piu in la’, degli emirati arabi uniti. Insomma Obama e’ veramente riluttante. Ma chi come me ha gia seguito professionalmente due guerre in medio oriente non puo non condividere la sua preoccupazione. Anche nella prima Guerra del golfo si parlo’ di attacchi missilistici (allora si definivano chirurgici). In poche ore vedemmo stragi di civili, molti dei quali cinicamente ammassati da Saddam accanto agli obiettivi militari. E speriamo di non dover vedere di nuovo piloti inglesi, francesi o magari italiani (do you remember Cocciolone?) ostaggi di chi volevano bombardare.
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