di Redazione
Quasi grottesco e' stato l'ultimo colloquio con Di Pietro: gli volevo spiegare la strategia culturale che avevo in mente per il partito, ma lui mi ha interrotto dicendomi che non era il caso di discuterne perche' non era quella una priorita' e che a proposito di strategie lui non aveva niente da imparare, essendo l'unico uomo insieme con Bossi che aveva fondato un partito". Lo riferisce Nicola Tranfaglia, ex-resposabile cultura dell'Idv, in una nota in cui spiega perche' ha deciso di lasciare il partito. "Come un fulmine a ciel sereno -racconta il professore- poco piu' di un mese fa la tesoriera del partito, Silvana Mura, senza nessuna spiegazione mi ha comunicato che il presidente del partito d'accordo con lei, aveva deciso di sospendere a tempo indeterminato il mio esiguo rimborso spese mensile, per improvvise difficolta' economiche. Ho chiesto a Di Pietro le ragioni della scelta e mi ha detto testualmente: 'E' legittimo ma devo decidere'. E, nel mese successivo, non mi ha detto piu' nulla".
La lettera integrale di Nicola Tranfaglia
La replica Idv: ''Spiace constatare che anche persone per bene e con un passato importante procedano a tentativi di intimidazione. Nicola Tranfaglia collaborava con l'Italia dei valori ed emetteva fattura regolare, ricevendo il giusto e concordato compenso. Tale collaborazione e' cessata perche' Tranfaglia, purtroppo, pretendeva un futuro politico e professionale che non potevamo garantirgli. Per questo, ha forzato la mano con un tentativo di intimidazione formulato addirittura anche per iscritto, al quale non potevamo, ne' possiamo cedere. Pertanto, ci troviamo, con dispiacere, costretti a tutelarci, ricorrendo a vie legali''. Secca la risposta di Di Pietro nel suo intervento a "24 Mattino" su Radio 24: "Ho in questo telefono un sms del buon Nicola Tranfaglia, a cui voglio bene e a cui rinnovo stima e affetto. Fino all'altro ieri mi diceva 'senti, rinnovami il contratto', perche' lui aveva un regolare contratto, 'perche' altrimenti se non me lo rinnovi faccio un articolo in cui dico male di te'. Quando si scade al tentativo di ricatto non si scende a compromessi. Pensa un po' a 60 anni, dopo tutto quello che ho fatto, se mi faccio ricattare da Tranfaglia".