di redazione
C'E' BISOGNO DI RESISTENZA!
Siamo ai 150 anni di Unità d'Italia: l'augurio è di durarne altri 150 e per farlo bisogna lottare con maggior forza per i nostri diritti.
Ad oggi leggiamo chiaramente una volontà di arretramento sul terreno dei diritti, quei diritti che sono sanciti dalla nostra Costituzione e che sono stati trasformati in realtà grazie all'impegno e alle tante battaglie sociali e politiche. È come se ci fosse una volontà di ripartire da zero, di rimettere in discussione i diritti acquisiti e le fondamenta della nostra democrazia. Questo fa si che ci ritroviamo sempre a difendere ciò che ci vogliono togliere e a non interrogarci mai su cosa vorremmo di nuovo.
Perciò pensiamo che il modo migliore per ricordare quell'evento, grazie al quale oggi siamo qui, sia non tanto il puro e semplice elogio degli eroi risorgimentali – pur importante – ma piuttosto un tentativo di rifondare lo stato italiano partendo dai diritti dei cittadini e quindi anche degli studenti, il futuro.
Vorremmo che la commemorazione per gli studenti sia "150 anni di unità e diritti". Rendere gli studenti coscienti dei loro diritti è la base per creare cittadini consapevoli.
Essere coscienti vuol dire prima di tutto conoscere i diritti che abbiamo come studenti (Statuto degli studenti e delle studentesse, regolamento d'istituto, dpr 567), come cittadini (Costituzione italiana), come lavoratori (Statuto dei lavoratori) e quelli che ci mancano come studentesse e studenti universitari (Carta dei diritti).
In questo modo pensiamo anche di poter mettere in difficoltà chi continua a voler dividere fra Nord e Sud, cittadini puri e immigrati; centrando il dibattito non su un aspetto territoriale ed economico, ma sull'unità dei diritti che hanno fatto il nostro Paese.
A partire dal 2010 abbiamo intrapreso un percorso, che vorremmo continuare, nel quale il 25 aprile non è solamente un giorno per ricordare la lotta partigiana che ha reso l'Italia un paese democratico, ma anche per riportare al centro della giornata il frutto più bello e attuale che ci è rimasto di quella battaglia di resistenza: la Costituzione.
Vorremmo che, dal 25 aprile al 2 giugno, fosse proprio la Costituzione il centro del dibattito, mettendo a confronto ciò che la Costituzione aveva e ha come significato, come è cambiata l'idea da generazione a generazione, da coloro che l'hanno scritta, a coloro che la vedono come un pezzo di carta mistrattato da tutti, passando per coloro che l'hanno vista entrare nei luoghi di lavoro sotto forma di Statuto dei diritti dei lavoratori.
Crediamo che ci sia bisogno, in primo luogo, di creare una nuova consapevolezza e un nuovo modo di resistere alla distruzione dei diritti attualmente sanciti dalle varie leggi ed atti, crediamo che ci sia ancora bisogno di resistenza!
C'È BISOGNO DI RESISTENZA – campagna promossa da Rete degli studenti, Unione degli universitari, SPI – CGIL e ANPI
E' l’ora di una compatta manifestazione di resistenza, un grande sussulto di orgoglio - di Carlo Smuraglia (Anpi) / 25 aprile a Casa Cervi: l'Italia ha bisogno di una nuova Resistenza - di Loris Mazzetti / / 25 Aprile. A quando la Liberazione dalla “guerra civile” strisciante del regime berlusconiano? - di Gianni Rossi