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Rai: ancora un rinvio per la Vigilanza, spiragli su via libera
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di Redazione

Rai: ancora un rinvio per la Vigilanza, spiragli su via libera

Si alza la tensione attorno alla Commissione di Vigilanza Rai per la mancata approvazione del regolamento per la par condicio sui referendum di giugno. Il voto e' nuovamente slittato su richiesta del Pdl che ha fatto mancare il numero legale. Un comportamento fortemente criticato dall'opposizione, che protesta per il silenzio sui quesiti da parte del servizio pubblico, e stigmatizzato dallo stesso presidente Sergio Zavoli. In serata poi i presidenti delle Camere, Gianfranco Fini e Renato Schifani hanno emesso una nota congiunta nella quale "hanno convenuto sull'esigenza di superare la situazione di stallo che si è venuta a creare nella Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai in relazione alla mancata approvazione del Regolamento per la Par Condicio relativo ai referendum del 12 e 13 giugno". "I due Presidenti - si legge in una nota congiunta - sentito il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, senatore Sergio Zavoli - si sono riservati l'adozione di eventuali iniziative per agevolare la soluzione della questione".

Intanto i Comitati scrivono alle Camere. Il Comitato Referendario "2 Sì per l'Acqua Bene Comune", il Comitato "Vota Sì per fermare il nucleare", Articolo21 e i Radicali italiani hanno scritto ai presidenti della Camera e del Senato richiedendo "l'immediata approvazione del regolamento da parte della commissione parlamentare di Vigilanza", anche attraverso una "organizzazione dei lavori d'Aula che tenga conto dell'assoluta priorità dell'adozione di un atto fondamentale per la tutela di un diritto costituzionale di già leso".

Folto il gruppo dei promotori del referendum di giugno che si sono riuniti ieri pomeriggio a San Macuto per fare pressing sulla commissione, affinche' oggi stesso dia il via libera al regolamento in questione, piu' volte rimandato. "Oggi - ha affermato il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti - e' il 3 maggio ed e' la giornata internazionale per la liberta' dell'informazione. Noi siamo venuti qui per chiedere alla Rai che si metta fine all'oscuramento mediatico che riguarda l'informazione sui referendum".
"Siamo qui perche' bisogna fare di tutto - ha affermato il senatore del Pd Vincenzo Vita - perche' si approvi in queste ore il relgomento. E' evidente ormai il boicottaggio da parte del centrodestra che non vuole il varo del regolamento. Ma sia chiaro -scandisce con forza Vita- che la Rai non ha alibi di nessun genere perche' la legge sulla par condicio esiste in ogni caso, regolamento o no".
Tra i manifestanti l'esponente del Popolo Viola Gianfranco Mascia: 'Il silenzio in Rai sui referendum e' come il silenzio degli innocenti e gli innocenti in questo caso sono i cittadini italiani non informati sui loro diritti. Il servizio pubblico sessanta giorni prima del voto ha il dovere di informare su motivi e modalita' e non lo sta facendo. Saremo davanti San Macuto, la sede di vigilanza della Rai, finche' la commissione non emenera' il regolamento'.

La paura del referendum - di Valter Vecellio / Dopo il nucleare, ecco pronto il “trucco” dell’acqua. Non permettiamogli di sottrarci il diritto di votare - di Giuseppe Giulietti* / Il 12 e 13 giugno decidiamo noi - di Claudio Rossoni e Ottavia Piccolo / Referendum, la par condicio del silenzio - di Stefano Corradino  


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