di Anna Paola Concia*
La nuova campagna promossa dall’Arcigay, a cui hanno aderito molte altre associazioni, “Italia unita contro l’omofobia’’ che ha come slogan “Civiltà prodotto tipico italiano’’ mette, finalmente, al centro della lotta per i diritti civili due parole che mi piacciono molto: Civiltà e Unità . Come relatrice della proposta di legge contro l’omofobia e la transfobia, mi impegno ogni giorno per comunicare il messaggio che, quella contro le discriminazioni, è una battaglia che non riguarda soltanto le persone gay, lesbiche e trans, ma che al contrario interessa tutti i cittadini per bene. Anche il Presidente Napolitano lo ha ripetuto lo scorso anno, in occasione della giornata Mondiale contro l’Omofobia. E lo chiedono ogni giorno i genitori di ragazzi omosessuali che vedono i propri figli calpestati nella loro dignità da una politica miope e giurassica, che non riesce a stare al passo coi tempi.
La campagna verrà affissa in cinquanta città italiane, grazie al grande sforzo di Arcigay, per sensibilizzare l’opinione pubblica , proprio nei giorni in cui la proposta di legge contro l’Omofobia sarà votata per la seconda volta dal Parlamento italiano, il 23 Maggio.
Martin Luther King, come è riportato anche nella campagna di Arcigay, scriveva ‘’Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste’’. Chi subisce aggressioni sa benissimo quanto queste parole siano vere.
La violenza, purtroppo, non è soltanto un pugno, uno sputo o un insulto, ma il più delle volte è una parola non detta, uno sguardo abbassato.
Il mondo della politica non può rimanere inerte davanti a quella che ormai da qualche anno è diventata un’emergenza nazionale. Dobbiamo approvare al più presto una legge che tuteli le vittime di aggressioni omofobe e transfobiche, per costruire un’Italia più giusta e più sicura, per tutti.
*Deputata PD