di Giuseppe Giulietti
In questi ultimi tempi, da questo sito, ci è spesso capitato di muovere critiche e domande rivolte alle massime autorità civili e religiose. Dal momento che lo abbiamo fatto in modo pubblico, ci sembra giusto registrare alcune risposte e ringraziare chi ha avuto la cortesia di ascoltare, di rispondere, cosa sempre più rara in questo regime segnato dalla arroganza, dal cinismo, dalla convinzione che tutto sia acquistabile e riconducibile ad una merce.
Per questo vogliamo ringraziare il presidente Giorgio Napolitano, non solo per aver rimandato il governo alle Camere, ma anche per aver chiesto che si metta fine alla congiura del silenzio sui referendum.
Allo stesso modo ci sembra giusto ringraziare Sergio Zavoli che, tra mille difficoltà , è riuscito comunque a porre fine alla vergogna dell mancata approvazione del regolamento che desse finalmente il via libera alle trasmissioni sui referendum.
Questa richiesta l'avevamo posta anche alla nuova direttrice della Rai, signora Lorenza Lei che ha immediatamente disposto la trasmissione degli spot che erano chiusi nei cassetti del suo predecessore.
Un ringraziamento, infine lo vogliamo rivolgere alla Chiesa e alla associazione Nessuno Tocchi Caino, quasi il diavolo e l'acqua santa, perchè sono stati tra i non molti a non esultare per l'esecuzione di Bin Laden, uomo spregevole come pochi, ma è proprio in questi casi che bisogna dimostrare come il diritto valga anche per il più riprovevole degli essere umani.
Troppo facile farsi sentire solo quando il diritto leso riguarda quelli che conideriamo "i buoni, i bravi, i nostri.." e che gli altri vadano pure a quel paese, purchè non sia il nostro e non ci diano troppo fastidio nel giardino di casa..
Un grazie infine a tutti quei cittadini che non hanno intenzione alcuna di farsi scippare il diritto al voto, neppure per i referendum e che gà stanno promuovendo centinaia di catene umane per rompere quella che abbiamo chiamato la congiura del silenzio.
Articolo 21, questo sito, staranno dalla loro parte, anche per questo ci permettiamo di chiedere a tutte e a tutti di usare il voto come la prima formidabile arma per mandarlo e mandarli a casa.
Iniziamo con le amministrative e proseguiamo con i referendum, questa volta non può esserci motivazione alcuna per stare a casa e per dare man forte a quegli "irresponsabili" che già sognano di mandare a casa la Costituzione.
Chi pensa di fare un dispetto al vicino o al compagno di banco, potrebbe scoprire, presto, molto presto, che il dispetto lo avrà fatto anche a se stesso, ma forse sarà troppo tardi, anche per pentirsi!
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