di Rete degli Studenti
Da anni il ministro Gelmini millanta un provvedimento che inasprisca il sistema delle assenze. Oggi è realtà: i famosi “50 giorni di assenza” sono diventati un fatidico “monte ore” che cambia da studente a studente, superato il quale si viene bocciati. La legge non era chiara e le informazioni sono arrivate molto in ritardo lasciando le scuole nel caos.
Fioccano già i casi di studenti che abbandonano la scuola perché, facendo due conti, hanno già superato il limite e quindi sono sicuri di essere bocciati nonostante la sufficienza in tutte le materie. Perdere un anno per questo motivo può causare una delusione difficile da superare e molti decidono anche di non tornare più a scuola.
Questo provvedimento contro l’assenteismo ha l’unica conseguenza oggi di aumentare l’abbandono e la dispersione scolastica e di rendere la scuola un luogo in cui l’obiettivo non è creare coscienza critica, socialità e confronto, ma essere sottoposti ad una serie di ostacoli, gincane e roulette russe, con il risultato di farci perdere l’anno senza darci nessuna possibilità per recuperare.
Siamo di fronte all’ennesimo provvedimento fatto con lo scopo di mandare avanti la campagna mediatica sul rigore e sul finto merito, unico cavallo di battaglia del ministro Gelmini per distogliere l’attenzione dai tagli che hanno distrutto le nostre scuole e che pesa moltissimo sulle spalle degli studenti e delle famiglie.
In molte scuole, inoltre, si sta utilizzando il limite di assenze per reprimere e punire le proteste che noi studenti abbiamo messo in campo questo autunno contro un governo che distrugge il nostro presente ed il nostro futuro, contando i giorni di occupazione ed autogestione come giorni di assenza.
Chiediamo che questo provvedimento venga immediatamente ritirato.
La Rete degli studenti medi organizza una campagna di ricorsi per tutti gli studenti che rischiano l’anno per colpa delle assenze.
Chiediamo agli insegnanti ed ai genitori che reputano come noi questa pratica ingiusta di appoggiare i ricorsi che stiamo portando avanti e al Ministro Gelmini di aprire una riflessione seria, con tutte le componenti della scuola, sul tema della valutazione, invece di mandare avanti questi provvedimenti inutili e dannosi, continuando da un lato a tagliare, dall’altro a parlare di rigore e merito.