Articolo 21 - INTERNI
Ognuno con il suo perché, tutti con la Costituzione
di Giuseppe Giulietti*
Perchè votare ai ballottaggi prima e ai referendum dopo?
Perchè Obama non ne può più di sentirsi sputacchiare nell’orecchio sinistro da un vecchio matto di destra.
Perchè la Merkel è terrorizzata dai suoi cucù.
Perche la presidente finlandese ricorda ancora con terrore gli approcci del vecchio gagà.
Perchè invece di dare i s.oldi alla ricerca contro il cancro, spende tempo e soldi per combattere la “metastasi della giustizia”
Perchè i Lassini e i Lele Mora sono figli suoi.
Perchè i suoi mazzieri vorrebbero chiudere la bocca anche a Celentano.
Perchè a Napoli appoggia Cosentino-Lettieri
Perchè è lui che ha suggerito alla Moratti di chiamare Pisapia ladro
Perchè vuole cancellare i referendum a colpi di brogli politici e mediatici.
Perchè ha insultato la scuola pubblica, gli insegnanti , gli studenti, le loro famiglie.
Perchè vuole travolgere la Costituzione, il Quirinale, la corte costituzionale, la giustizia, quello che resta della libera informazione…
Perchè odia Ingroia e amava Mangano.
Perchè il 25 aprile ha sempre altro da fare.
Perchè il suo patrimonio cresce, quello degli italiani no.
Perchè racconta sempre le stesse barzellette.
Perchè baciava l’anello del colonnello libico.
Perchè “solo i matti votano a sinistra”.
Perchè “Milano diventerà una zingaropoli”.
Perchè “Mica Napoli potrà essere governata con la forca”.
Perché “Dovevo pure aiutare la nipote di Mubarak..”
Perché “Li strozzerei con le mie mani quelli che parlano sempre d camorra e di mafia”.
Completate pure a piacere l’elenco dei perché, ma in queste ultime ore diamoci davvero da fare non solo per andare a votare, chi potrà farlo, ma anche per risvegliare i dormienti, per motivarli, per aiutarli a trovare il loro perchè, andare alle urne, e porre fine ad un lungo incubo.
Per la democrazia italiana inizia davvero una fase difficile, ma esaltante.
Chiunque di noi, con l’arma del voto, prima ai ballottaggi e poi ai referendum, potrà partecipare ad una sorta di “risveglio democratico”, capace di chiudere questa brutta stagione e di ripristinare finalmente la legalità repubblicana e costituzionale.
Ciascuno scelga il suo perché, ma non ceda alle sirene della diserzione e dell’astensionismo, qualunque siano le motivazioni. Questo è il momento per avviare la liberazione dell’Italia, ora e subito, non tra qualche anno!
Perchè Obama non ne può più di sentirsi sputacchiare nell’orecchio sinistro da un vecchio matto di destra.
Perchè la Merkel è terrorizzata dai suoi cucù.
Perche la presidente finlandese ricorda ancora con terrore gli approcci del vecchio gagà.
Perchè invece di dare i s.oldi alla ricerca contro il cancro, spende tempo e soldi per combattere la “metastasi della giustizia”
Perchè i Lassini e i Lele Mora sono figli suoi.
Perchè i suoi mazzieri vorrebbero chiudere la bocca anche a Celentano.
Perchè a Napoli appoggia Cosentino-Lettieri
Perchè è lui che ha suggerito alla Moratti di chiamare Pisapia ladro
Perchè vuole cancellare i referendum a colpi di brogli politici e mediatici.
Perchè ha insultato la scuola pubblica, gli insegnanti , gli studenti, le loro famiglie.
Perchè vuole travolgere la Costituzione, il Quirinale, la corte costituzionale, la giustizia, quello che resta della libera informazione…
Perchè odia Ingroia e amava Mangano.
Perchè il 25 aprile ha sempre altro da fare.
Perchè il suo patrimonio cresce, quello degli italiani no.
Perchè racconta sempre le stesse barzellette.
Perchè baciava l’anello del colonnello libico.
Perchè “solo i matti votano a sinistra”.
Perchè “Milano diventerà una zingaropoli”.
Perchè “Mica Napoli potrà essere governata con la forca”.
Perché “Dovevo pure aiutare la nipote di Mubarak..”
Perché “Li strozzerei con le mie mani quelli che parlano sempre d camorra e di mafia”.
Completate pure a piacere l’elenco dei perché, ma in queste ultime ore diamoci davvero da fare non solo per andare a votare, chi potrà farlo, ma anche per risvegliare i dormienti, per motivarli, per aiutarli a trovare il loro perchè, andare alle urne, e porre fine ad un lungo incubo.
Per la democrazia italiana inizia davvero una fase difficile, ma esaltante.
Chiunque di noi, con l’arma del voto, prima ai ballottaggi e poi ai referendum, potrà partecipare ad una sorta di “risveglio democratico”, capace di chiudere questa brutta stagione e di ripristinare finalmente la legalità repubblicana e costituzionale.
Ciascuno scelga il suo perché, ma non ceda alle sirene della diserzione e dell’astensionismo, qualunque siano le motivazioni. Questo è il momento per avviare la liberazione dell’Italia, ora e subito, non tra qualche anno!
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