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"Ti riduco sulla sedia a rotelle..." Grave aggressione ai danni di Beppe Lopez
di redazione
Un contesto omertoso, una sfacciata speculazione edilizia che sfascia l'ambiente e che nessuno ferma, una piccola testata indipendente che documenta lo scempio, la lezione violenta impartita al giornalista perché capisca che se scrive anche solo un'altra riga sulla vicenda viene "messo sulla sedia a rotelle" o in una bara. Non succede solo in sperduti paesini a controllo mafioso del profondo Sud. Succede anche nell'area metropolitana di Roma, a trenta minuti d'auto da piazza Venezia.
E' bastato che, sul mensile sabino Piccola Città che dirigo, segnalassimo in un anno di pubblicazioni tre o quattro foto dei lavori che stanno mangiandosi il Colle della Vignetta, l'unico in pieno centro a Montelibretti. E' bastato che rilevassimo poi la strana, improvvisa comparsa di un cartello "realizzazione cancello con passo carrabile" ai piedi del Colle ("Un 'passo carrabile' per entrare dove? Forse per penetrare nel ventre del Colle?"). E' bastato infine che documentassimo con una semplice ma efficace foto la scomparsa del Colle dietro quel cartello, grazie a potenti escavatrici che nel giro di un paio di settimane hanno dato un senso al nonsense di quel cartello, sotto gli occhi di tutti e senza nessuno che intervenisse, anche solo per verificare la congruità di quell'enorme scasso con la licenza (per passo carrabile) ottenuta.
Così, lunedì 30 maggio, il titolare di quell'operazione ha seguito col suo potente Suv l'auto del direttore di Piccola Città, facendogli quindi vivere una ventina di minuti di terrore, nel corso dei quali ha tentato ripetutamente di strangolarlo sino a non farlo respirare, insultandolo e minacciandolo. Un'azione bestiale e incontrollata, che è stata lì per lì per trasformarsi in tragedia, e si è conclusa, grazie all'autocontrollo e alle parole di persuasione usate dall'aggredito, solo con un'ulteriore, inequivocabile intimidazione: "Se scrivi un'altra sola riga sulla Vignetta, ti riduco sulla sedia a rotelle. Capito? Ti riduco sulla sedia a rotelle... Ti uccido".
Piccola Città, naturalmente, continuerà a fare il suo dovere di corretta descrizione della vita e di tutela dei diritti delle comunità sabine. Rimane il fatto che anche per la Sabina, a poche decine di chilometri da Roma, è necessario che si sviluppi la necessaria vigilanza - da parte delle istituzioni pubbliche e delle autorità di tutela preposte al rispetto delle leggi - perché le loro diramazioni locali siano all'altezza dei delicati compiti svolti. E perché un giornalista non rimanga solo e isolato di fronte alla violenza nutrita dal senso e dalla pratica dell'impunità.
Di Beppe Lopez
E' bastato che, sul mensile sabino Piccola Città che dirigo, segnalassimo in un anno di pubblicazioni tre o quattro foto dei lavori che stanno mangiandosi il Colle della Vignetta, l'unico in pieno centro a Montelibretti. E' bastato che rilevassimo poi la strana, improvvisa comparsa di un cartello "realizzazione cancello con passo carrabile" ai piedi del Colle ("Un 'passo carrabile' per entrare dove? Forse per penetrare nel ventre del Colle?"). E' bastato infine che documentassimo con una semplice ma efficace foto la scomparsa del Colle dietro quel cartello, grazie a potenti escavatrici che nel giro di un paio di settimane hanno dato un senso al nonsense di quel cartello, sotto gli occhi di tutti e senza nessuno che intervenisse, anche solo per verificare la congruità di quell'enorme scasso con la licenza (per passo carrabile) ottenuta.
Così, lunedì 30 maggio, il titolare di quell'operazione ha seguito col suo potente Suv l'auto del direttore di Piccola Città, facendogli quindi vivere una ventina di minuti di terrore, nel corso dei quali ha tentato ripetutamente di strangolarlo sino a non farlo respirare, insultandolo e minacciandolo. Un'azione bestiale e incontrollata, che è stata lì per lì per trasformarsi in tragedia, e si è conclusa, grazie all'autocontrollo e alle parole di persuasione usate dall'aggredito, solo con un'ulteriore, inequivocabile intimidazione: "Se scrivi un'altra sola riga sulla Vignetta, ti riduco sulla sedia a rotelle. Capito? Ti riduco sulla sedia a rotelle... Ti uccido".
Piccola Città, naturalmente, continuerà a fare il suo dovere di corretta descrizione della vita e di tutela dei diritti delle comunità sabine. Rimane il fatto che anche per la Sabina, a poche decine di chilometri da Roma, è necessario che si sviluppi la necessaria vigilanza - da parte delle istituzioni pubbliche e delle autorità di tutela preposte al rispetto delle leggi - perché le loro diramazioni locali siano all'altezza dei delicati compiti svolti. E perché un giornalista non rimanga solo e isolato di fronte alla violenza nutrita dal senso e dalla pratica dell'impunità.
Di Beppe Lopez
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