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El’sa K, ricordando Anna Politkovskaja
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di Micol Sarfatti

El’sa K, ricordando Anna Politkovskaja

El’sa K è il lavoro teatrale, scritto da Andrea Riscassi, sulla storia di El’sa Kungaeva, giovane cecena stuprata e uccisa dopo essere stata rapita da una pattuglia di soldati russi. Della sua vicenda si era occupata a lungo Anna Politkovskaja (nella foto). Il 7 ottobre sono cinque anni che Anna non c’è più. Al Teatro del Borgo di Milano, Via Formentini 10, dal 6 all’8 ottobre.

Perché ricordare Anna Politkovskaja attraverso la storia di El’sa Kungaeva?
Perché è paradigmatica. Racconta quel che è successo in Cecenia e in Russia in questi anni. Lo stupro di una piccola repubblica islamica e ribelle. Uno stupro che la comunità internazionale ha fatto e fa finta di non vedere. Come i giudici russi finsero di non accorgersi che quella diciottenne cecena (colpevole solo di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato) non fu solo rapita e strangolata - in caserma - da un colonnello russo. Ma fu anche violentata, da lui o dai suoi uomini. Sono le donne le prime che devono ribellarsi, diceva la Politkovskaja. Siamo noi uomini, aggiungo io, che dobbiamo però porci molti interrogativi. A Mosca come anche alle nostre latitudini.

Come viene rappresentata la vicenda in scena?
In modo semplice. La forza delle parole non necessita - a mio giudizio - di grandi impianti scenici per colpire al cuore degli spettatori. Elsa  e Anna in scena raccontano ognuno un pezzo di storia. E una voce (maschile) narrante legge autopsie e sentenze.

Quest'estate le indagini sull'omicidio di Anna Politkovskaja sembravano a un punto di svolta. Ora che il ritorno di Vladimir Putin al Cremlino sembra quasi certo, si arriverà mai  alla “verità” su questo assassinio?
La parola "verità" mi ricorda la "Pravda". Le indagini sul processo per l'assassinio di Anna cercano una verità che non è la mia. Anche il mio concetto di libertà di stampa (anzi, di libertà punto) è opposto a quello putiniano. Troveranno - forse - chi ha sparato. Ma mai chi ha ordinato l'omicidio. Per lei, come per Natalia Estemirova, valga il principio pasoliniano. Sappiamo chi è stato, anche se questo non verrà mai scritto in una sentenza.

Esiste nel giornalismo di oggi una figura come quella di Anna Politkovskaja?
Credo che tutta la redazione della Novaja Gazeta segua le orme di Anna e di tutti i colleghi assassinati da quando è finita l'Urss. Ma anche i colleghi di Charter '97 in Bielorussia rischiano la cella per cercare di raccontare cose che quei regimi non vogliono si sappiano. A loro è dedicato il nostro sforzo di non dimenticare. Chi è morto, ma anche e soprattutto chi continua a lavorare e a rischiare la vita.

 



EL’SA K

di Andrea Riscassi
Regia di Alessia Gennari,
con Fabio Paroni, Sara Urban e Paola Vincenzi,
musiche di Federico Gon

6, 7, 8 ottobre 2011 – ore 21

Teatro del Borgo, Centro Internazionale Brera,
via Formentini 10, Milano

Per info e prenotazioni: saraurban@lattoria.it


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