“Non siete Stato voi, vogliamo essere noi a contare!”

“Non siete Stato voi, vogliamo essere noi a contare!” è questo lo slogan con cui, parafrasando le parole di Caparezza, domani saremo in oltre 90 piazze d'Italia per riprenderci il Paese. Siamo stanchi di essere considerati l'ultima ruota del carro, di stare alla finestra aspettando che sia il nostro turno, ora vogliamo essere noi a contare, a risvegliare il Paese dal baratro in cui questo Governo vuole lasciarlo.
Il ministro Gelmini fra gaffe sul tunnel dei neutrini, dati sulle bocciature occultati e quiz e prove di esami puntualmente piene di errori, ha distrutto le nostre scuole, con tagli trasversali che pesano su chi vive la scuola, studenti, genitori e insegnanti in primis.

Non possiamo accettare che un Governo che si è dimostrato incapace, imbarazzante e che non fa gli interessi dei cittadini, decida ancora una volta di affrontare la crisi tagliando tutto il possibile, a partire dal mondo della conoscenza, eliminando il diritto allo studio, costringendoci a vivere in edifici fatiscenti, in una scuola con programmi e metodi di insegnamento obsoleti in cui l’obiettivo è bocciare più studenti possibili aumentando l’abbandono scolastico e la disoccupazione giovanile.

Domani scendiamo in piazza per difendere l’idea di un paese diverso, che si è svegliato e non vuole più assopirsi, è per questo che faremo azioni dimostrative contro la legge bavaglio e che l’8 ottobre saremo, con l'Unione degli universitari, a fianco dei lavoratori pubblici per creare un fronte unito contro questo Governo convinti che pubblico non sia sinonimo di “spreco” ma di futuro.

Elenco delle piazze sul sito (www.retedeglistudenti.it)