Articolo 21 - L'attività di Art. 21
Niente può comprimere i diritti costituzionali
di Giuseppe Giulietti
Siamo solidali con la Fiom, l'Italia non ha bisogno di leggi eccezionali e tanto meno di sospendere, anche solo per un istante, l'esercizio dei diriti costituzionali e , tra questi quello relativo alla libertà di riunione e di manifestazione. Comprendiamo tutte le cautele e le preoccupazioni post incidenti di sabato scorso, ma le tute blu avevano fissato da settimne il loro corteo per portare anche nella capitale la voce, troppo spesso oscurata e deformata, degli operai della Fiat e di Fincantieri, voci che nulla hanno a che vedere con " gli incappucciati e i mascherati" di ogni risma e di ogni colore
Sarà appena il caso di ricordare che, nella storia politica e sindacale d'Italia, le lavoratrici e i lavoratori della Fiom e i metalmeccanici in generale sono stati un baluardo nella difesa delle istituzioni repubblicane, contro ogni forma di eversione e di terrorismo, questo quando altri, molti, preferivano invece civettare con la violenza diffusa e con le logge deviate, realtà spesso contigue.
Per queste ragioni ci auguriamo che a nessuno venga davvero in mente di vietare questa ed altre manifestazioni già annunciate ( il 28 ottobre i pensionati dello Spi Cgil, il 5 novembre il Pd proprio a piazza San Giovanni a Roma), perchè questo sì sarebbe qualcosa di inconcepibile, una sospensione dei dritti democratici, una sostanziale resa ai violenti e a chi ora vorrebbe utilizzarli per perseguire l'incoffesabile obiettivo di ridurre gli spazi democratici, non per i briganti , ma per ogni forma di opposizione politica, sindacale, sociale.
Ci auguriamo che le voci di queste ore possano essere rapidamente smentite, senza reticenza alcuna, altrimenti sarà davvero il caso di far sentire la voce e l'indignazione di chi continua a ritenere non comprimibili, neppure per qualche secondo, i valori racchiusi nella carta costituzionale.
Articolo 21 farà la sua parte.
Sarà appena il caso di ricordare che, nella storia politica e sindacale d'Italia, le lavoratrici e i lavoratori della Fiom e i metalmeccanici in generale sono stati un baluardo nella difesa delle istituzioni repubblicane, contro ogni forma di eversione e di terrorismo, questo quando altri, molti, preferivano invece civettare con la violenza diffusa e con le logge deviate, realtà spesso contigue.
Per queste ragioni ci auguriamo che a nessuno venga davvero in mente di vietare questa ed altre manifestazioni già annunciate ( il 28 ottobre i pensionati dello Spi Cgil, il 5 novembre il Pd proprio a piazza San Giovanni a Roma), perchè questo sì sarebbe qualcosa di inconcepibile, una sospensione dei dritti democratici, una sostanziale resa ai violenti e a chi ora vorrebbe utilizzarli per perseguire l'incoffesabile obiettivo di ridurre gli spazi democratici, non per i briganti , ma per ogni forma di opposizione politica, sindacale, sociale.
Ci auguriamo che le voci di queste ore possano essere rapidamente smentite, senza reticenza alcuna, altrimenti sarà davvero il caso di far sentire la voce e l'indignazione di chi continua a ritenere non comprimibili, neppure per qualche secondo, i valori racchiusi nella carta costituzionale.
Articolo 21 farà la sua parte.
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