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Messico, il governo contro le libertà civili
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di Eduardo Lliteras*

Messico, il governo contro le libertà civili

Nei giorni scorsi, come hanno appreso i lettori del ‘Mondo di Annibale’, più di 23 mila messicani hanno chiesto alla Corte penale internazionale “un’ azione giudiziaria internazionale contro Felipe Calderon, presidente del Messico, contro il signore della droga Joaquin Guzman Loera, contro i funzionari Genaro Garcia Luna, Guillermo Galván Galván, Francisco Mendoza e altre autorità civili e militari, oltre ai trafficanti di droga, tutti responsabili di crimini di guerra in Messico”.

Sono accusati di aver commesso crimini di guerra e crimini contro l’umanità negli ultimi 4 anni; un periodo durante il quale sono morti in modo violento circa 50 mila di messicani. Inoltre, come risultato della peggiore crisi umanitaria nella storia recente del Messico, 120 mila persone sono state costrette a lasciare le loro case e circa 1226 bambini e  donne sono morte nel conflitto. “L’esercito messicano ha ucciso civili e bambini completamente estranei al conflitto militare durante le varie operazioni che ha condotto. I militari hanno torturato e e ucciso civili che non avevano alcuna relazione con il conflitto e ha cercato di nascondere questi fatti per non punire i responsabili “, si legge  nella denuncia alla Corte penale Internazionale (Cpi).

La risposta del governo a queste accuse dà ragione a quanti hanno promosso l’azione legale internazionale, mostrando infine il suo vero volto autoritario. In una dichiarazione nella quale si parla fra l’altro di “democrazia forte” in Messico, si afferma che “le accuse contro il governo sono chiaramente infondate e irrilevanti, come hanno già sottolineato alcune delle  voci più autorevoli in materia. Tuttavia, tali affermazioni costituiscono delle vere e proprie calunnie, si tratta di accuse sconsiderate che danneggiano non solo gli individui e le istituzioni, ma che colpiscono anche il buon nome del Messico; di conseguenza, il Governo della Repubblica, valuterà tutte le alternative per procedere legalmente contro coloro che si esibiscono in vari forum e organismi nazionali e internazionali”. Procedere legalmente contro i cittadini. E’ questa la minaccia di  un governo che si definisce democratico contro chi  sta denunciando e descrivendo  - come nel presente articolo – quello che accade nel nostro Paese, dal nostro punto di vista. Va notato che solo nel 2010, questo conflitto ha causato più morti che la guerra condotta dagli Stati Uniti in Afghanistan e Pakistan (Barometro dei conflitti, Università di Heidelberg, Germania) e “l’esercito ha inoltre coperto e lasciato impuniti stupri di donne commessi dai soldati durante le operazioni di ricerca criminali”. Naturalmente, le accuse riguardano anche i cartelli della droga e loro capi. Allo stesso tempo si ricorda che il presidente Calderon “ha ordinato  l’attacco sistematico contro i migranti centroamericani che si dirigevano verso gli Stati Uniti” secondo quanto ordinato da Washington per contenere la massiccia migrazione verso le proprie frontiere. Infine migliaia di messicani si affolleranno simbolicamente davanti all’Ufficio del procuratore generale nella capitale della Repubblica per respingere le minacce Felipe Calderon e del suo governo, i quali saranno ritenuti responsabili per qualsiasi aggressione o danni alle nostre famiglie e fisica e morale.

*da Il Mondo di Annibale


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