Binari bloccati a Roma, Messina e Napoli, operai arrampicati su torri o gru a Milano e Torino, presidio in strada a Piazza della Croce rossa sempre a Roma, di fronte alla sede Fs, una palazzina occupata dal 24 novembre... Questa è la lotta dei lavoratori treni notte che da domenica 11 dicembre si ritroveranno senza lavoro e senza alternative ( ammortizzatori sociali compresi), in contemporanea all'entrata in vigore del nuovo orario invernale, quello che di fatto, abolisce o, “ridimensiona”, il servizio notturno, con buona pace di chi dovrà spostarsi per le feste natalizie.
Il tempo stringe e la trattativa è di fatto bloccata. La nuova azienda, la Angel Service che dovrebbe gestire il servizio per sei mesi, proprio a partire dall11 dicembre, potrebbe riassorbire solo in minima parte il personale ( 1/3 del totale) mentre tutti gli altri rimarrebbero fuori. Una soluzione che non piace ai lavoratori e non piace ai sindacati, impegnati in queste ore a trattare con le varie prefetture. E se a Napoli hanno deciso di incatenarsi in maniera simbolica, a Roma minacciano di spostare la protesta alla stazione Termini fino a quando il tavolo non verrà riaperto mentre a Milano e Torino ci si organizza per “presidiare dall'alto” dandosi il cambio per la notte.
Disponibilità rispetto alla vertenza sarebbe stata dimostrata dall'atuale Ministro del lavoro Elsa Fornero, dopo aver incontrato una delegazione di lavoratori. "Apprezziamo il gesto di doverosa attenzione e l'impegno annunciato dal ministro del lavoro, Elsa Fornero, per risolvere definitivamente la drammatica situazione di lavoratrici e lavoratori di Treni notte. E' un'ottima occasione per dimostrare con i fatti l'effettiva discontinuità di questo governo con quello precedente". Così la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, dopo aver promosso l'incontro tra le due parti.

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