Ricordo perfettamente la cerimonia di apertura della sede Rai a Nairobi. In quel periodo, infatti, risiedevo in quella città come Inviato Speciale italiano per la Somalia. Sembrò, quello, un atto finalmente coerente con la necessità di rilanciare gli strumenti per una presenza italiana all’altezza delle aspettative dei paesi africani nei nostri confronti. Sembrò un atto di doverosa riparazione per la tradizionale disattenzione riservata dai nostri mezzi d’informazione alle vicende quotidiane delle popolazioni di quei paesi. Sembrò un atto di  lungimiranza politica di fronte alla crescente importanza strategica assunta da quel continente.
L’Africa, infatti, non è più solo la terra che ospita tragedie strazianti. Sta diventando, fortunatamente, anche luogo di speranza, rappresentato dai tanti paesi che hanno imboccato ormai la strada della pace, della stabilità e dello sviluppo. Un continente ricco di risorse naturali che attirano sempre più l’attenzione internazionale. Come dimostra la partnership tra Europa e Africa, siglata nel 2007 , e, soprattutto, l’enorme presenza di Cina, India e Brasile.
Sembra quindi incredibile la chiusura della sede Rai per l’Africa decisa recentemente dal Consiglio di amministrazione. Incredibile e inaccettabile. Occorre quindi fare ogni sforzo perché questa decisione possa essere rimessa in discussione, ottemperando alle necessità di risparmio in modo un po’ più equo e intelligente.


*Presidente AMREF Italia

Un riflettore sulle crisi dimenticate rischia di essere spento- di Medici Senza Frontiere / Chiusura sedi Rai estere? Un grave danno per la cultura e l'informazione- di Giuseppe Caramazza*

Appello alla RAI: Non chiudete quelle sedi!