di redazione*
“La causa intentata a due giornalisti della Rai di Campobasso per aver leso l’immagine della Regione Molise – ha dichiarato Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno per l’Informazione - dice quanto sia diventato difficile fare attività giornalistica in Molise senza sottostare a regole che con il giornalismo non hanno nulla a che fare. Secondo la giunta regionale che tre anni fa ha promosso il giudizio se fuori nevica la Rai non può dire che nevica se non ha il permesso della Regione.
Anche nei paesi autoritari i giornalisti devono regolarsi così, ma lì non c’è la libertà di stampa. In Molise la
libertà di stampa c’è ma è rischioso dire ciò che accade. E’ difficile per tutti i giornalisti, non solo per i
giornalisti della Rai. Ossigeno ha infatti segnalato due episodi ancora più gravi. Riguardano i giornalisti
Michele Mignogna, di Larino, ed Enzo Colozza, di Boiano, minacciati ripetutamente per avere detto ai loro
lettori che in cielo c’erano delle nuvole nere proprio mentre in cielo c’erano delle nuvole nere. Hanno subito
imposizioni inaccettabili proprio come i giornalisti della Rai di Campobasso. Di solito le minacce sono
rivelatrici di un clima di intimidazione diffuso che rimane in gran parte sommerso. E’ contro questo clima
che bisogna reagire. Non si devono lasciare soli i giornalisti onesti presi di mira mentre svolgono con
correttezza e professionalità il loro lavoro. I cittadini non devono permetterlo e i loro colleghi devono
difenderli, tutti, perché solo così possono difendere sé stessi da prepotenze e imposizioni inaccettabili”.
*tratto da Ossigeno per l'informazione