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Stringiamoci tutti intorno a Michele Mignogna, giornalista molisano minaccaiato
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di Paolo De Chiara

Stringiamoci tutti intorno a Michele Mignogna, giornalista molisano minaccaiato Dobbiamo TUTTI stringerci intorno al bravo giornalista molisano Michele Mignogna. Questa battaglia di Legalità e, quindi di Democrazia, riguarda tutti noi. Non si può più far finta di non vedere. Di non sentire. E’ giunto il momento di agire. Questi vigliacchi personaggi devono sapere che di fronte a loro hanno un esercito di persone Oneste. Di persone Perbene. Che non permettono più certi episodi. Schifosi e deplorevoli. Una testa di capretto, un chiaro segnale mafioso, è stata “recapitata” a Michele Mignogna. Al mio amico. All’ottimo giornalista che in Molise fa il proprio dovere. Tutti dovremmo seguire il suo esempio. Il Molise ha bisogno di una scossa di dignità. Da quanti anni si denunciano presenze pericolose. Quanti episodi sono stati raccontati. Quanti personaggi importanti hanno indicato la presenza delle mafie. Quante volte è stato lanciato l’allarme. Le mafie ci sono e fanno affari. Esiste una “mentalità mafiosissima” che danneggia il nostro territorio. L’unica preoccupazione era colpevolizzare chi denunciava. Chi faceva il proprio dovere. Ecco i risultati. Oggi (14 giugno 2011) è stata approvata all’unanimità in consiglio regionale una mozione di solidarietà. E’ un buon segnale. Ma non basta. Ora bisogna lavorare. Raddoppiare gli sforzi per tagliare i tentacoli della criminalità. Del malaffare. La politica deve dare un segnale forte. Deve cominciare a dare il buon esempio. Per troppi anni in questa Regione si è dato il cattivo esempio. Per troppi anni in Molise la classe dirigente ha dato il cattivo esempio. I cittadini devono sentirsi sicuri nell’indicare anche il più piccolo episodio. Per cominciare a dare una mano alle forze dell’ordine e ai magistrati. Per ostacolare certi “affari”. Così possiamo vincere il male. La testa di capretto gliela faremo mangiare attraverso la nostra Dignità. Attraverso la nostra Ribellione. Per non lasciare solo Michele. Per essere al suo fianco.

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