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Chiude Rai Internazionale. Quali porte si aprono ai suoi dipendenti?
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di Antonella Sciocchetti

Chiude Rai Internazionale. Quali porte si aprono ai suoi dipendenti?

La notizia della chiusura di Rai Italia (già RAI Internazionale) e dei relativi amatissimi programmi radiofonici, primo su tutti lo storico Notturno Italiano, la più antica e preziosa gemma della radiofonia RAI, non può esimermi da qualche riflessione che ho necessità di condividere con gli scrupolosi ed attenti lettori di articolo21. La ragione principale che mi muove a questo accorato intervento è decisamente affettiva.

Ho forgiato la mia professionalità nelle redazioni di Taccuino Italiano e Notturno Italiano per otto anni consecutivi. In particolare, l’esperienza nel Notturno Italiano (programma musicale in diretta nel mondo dalla mezzanotte alle sei del mattino, ora italiana) mi ha offerto la possibilità di approfondire il mio primario campo di interesse – la musica – e di proporre agli utenti, notizie, rarità, anteprime, esclusive, speciali, dirette dai più importanti festival di musica d’autore, raccontando il fermento culturale italiano dagli eventi più noti a quelli più singolari, viaggiando da nord a sud dell’Italia, isole comprese, a bordo di un mezzo che ha un solo nome: l’amore per la musica e la tradizione italiane di tutti i tempi.

Il ‘Notturno italiano’, ricco della professionalità delle sue voci storiche (Giuseppe Vota, Marco Artico, Carlo Posio, Luciano Ceri, Tomaso Camuto, Paolo de Bernardin e Piero Galletti che ne è il curatore) mi ha insegnato la passione per la ricerca e una comunicazione libera, pur nel rigore della forma e della deontologia richieste dalla nostra azienda RAI.
Il Notturno italiano ha allenato il mio orecchio nella più ambita palestra della musica italiana: quella delle grandi orchestre degli anni 40/50/60, delle voci e melodie che il mondo ci invidia da sempre, invitandomi, contemporaneamente, a prestare attenzione a tutte le voci ‘fuori dal coro’: talenti sconosciuti, al primo debutto discografico, giovani musicisti in cerca di consensi o veterani caduti immeritatamente in oblio.
Il Notturno italiano mi ha insegnato il rispetto totale tanto per gli artisti che per gli ascoltatori. Rispondere con chiarezza alle loro domande, esaudire le loro richieste, leggere con attenzione mail e lettere provenienti da tutto il mondo, e mettersi al ‘servizio’ degli utenti prima di ogni altra cosa….ragionare come se noi stessi fossimo ‘italiani all’estero’.

Il mio lavoro nelle redazioni e negli studi di Rai International mi induce ad avere gratitudine per tutte le figure professionali con cui ho collaborato, in modo particolare quelle dei tecnici che hanno fatto con noi, non solo oltre “il vetro trasparente” degli studi, la storia di questa testata: dal compianto Marcello Como, con cui ho diviso l’angosciante diretta notturna del 6 aprile 2009, durante la quale ci trovammo ad annunciare (nodo in gola) il devastante terremoto de L’Aquila, fino a Stefano Acciarini, che mi ha insegnato a tagliare a mano, con scientifica precisione, i servizi incisi su bobina, prima che venissero introdotti gli attuali sistemi digitali.

Penso ad Alessandro Pazienza, fido compagno di trasferta alle varie edizioni del Musicultura Festival di Macerata, capace di trovare le più impensabili soluzioni tecniche  - spesso artigianali, ma efficacissime -  ad ogni problema. Penso al coordinatore tecnico Sergio Cipollari, capace di incastrare al meglio gli orari dei pochi studi di registrazione a nostra disposizione, perché tutti potessero completare le proprie produzioni. Penso ai colleghi giornalisti del GR notturno…con gli occhi incollati sulle notizie dell’ultima ora… ai traduttori in lingua francese, inglese e spagnola. Nei ricchi palinsesti della radiofonia di Rai internazionale non sono mancate collaborazioni con Radio Scrigno, che hanno impreziosito l’offerta dei programmi col patrimonio culturale rappresentato dalla discoteca di via Asiago, importante quanto le Teche del Centro Rai Salario.

La palazzina E di Saxa Rubra, che ospita questa variegata multipiattaforma, di cui ho vissuto un quotidiano fermento, mi fa correre il pensiero alle lunghe riunioni nella redazione di Taccuino Italiano, dense di discussioni su cosa fosse prioritario comunicare ai nostri ascoltatori all’estero, su quali tematiche rispondessero principalmente alle loro esigenze di mantenere un filo diretto con l’amata Italia. Ricordo ancora le “Settimane della Lingua Italiana”, gli interventi telefonici dei nostri artisti, imprenditori, scienziati sparsi nel mondo. Ricordo ogni importante segnalazione di scoperte nei campi medico e tecnologico; le certosine descrizioni dei nostri prodotti “made in Italy”, ogni puntata sui “luoghi” da visitare con le ‘orecchie’, ogni speciale o reportage di Notti bianche e giornate culturali. Penso ai numerosi “racconti italiani” di questi anni…storie vere o invenzioni per un sano intrattenimento che, assieme alle nostre voci e ai volti dei colleghi della TV, sono entrate nelle case degli “italiani all’estero”, diventando ‘familiari’ alle loro abitudini e un vivo contatto con la terra d’origine.

E a conferma rimangono le lettere pervenute da tutto il mondo, che custodisco gelosamente, e i commenti degli ascoltatori storici del Notturno Italiano che per anni hanno popolato – e anche criticato fattivamente - la nostra segreteria e il forum del sito.
Al fermento culturale e produttivo di Rai International devo la mia ‘forma mentis’ che oggi concretizzo, con fierezza, in un “servizio eticamente ed intellettualmente pulito, onesto e di pubblico interesse”, tanto in queste pagine on-line con cui collaboro a titolo gratuito, che in quelle televisive alle quali lavoro attualmente da dipendente, con immutata passione.  Questa mia/nostra Rai è una azienda che continuo ad amare moltissimo, anche quando non ne comprendo le scelte.

Con grande rammarico mi interrogo sulle sorti dei miei numerosi colleghi e superiori di Rai Internazionale, gli stessi che negli anni, facendo i conti con risorse sempre più limitate, sono riusciti a creare un ponte affettivo non solo con gli italiani di prima, seconda e terza generazione, ma anche con i molti stranieri interessati alla conoscenza della lingua e della cultura italiane. Penso ai legami di scambio e di stima con Istituti di cultura, giornali, radio ed altre emittenti straniere… e la mia mente si affolla di domande.
Quale potrebbe essere, dal 1 gennaio 2012, il destino dei dipendenti di questo canale multipiattaforma (televisivo, radiofonico ed internet) di servizio pubblico?  Cosa diventerà Rai Internationale? Un semplice contenitore di programmi delle reti? Davvero permetteremo di falciare la memoria storica che  rappresenta il Notturno italiano, la più antica e prestigiosa trasmissione radiofonica della Rai?

Questa sera a Roma, presso il Centro Aggregativo Apollo11- in via Conte verde 51 – si svolgerà una serata in sostegno del Notturno Italiano, nel corso della quale interverranno conduttori, collaboratori esterni e molti artisti che hanno animato le ‘notti’ dello storico programma che proprio nel 2012 compirà sessant’anni. Uso volutamente il verbo ‘compiere’ declinandolo al futuro, perché è questo l’augurio meritato e doveroso che sento di fare al Notturno Italiano. Che possa festeggiare i suoi meravigliosi Sessant’anni di storia della musica, di voci diverse e libere, di suoni provenienti dal mondo e in partenza per il mondo, di classici, novità e rarità, di CULTURA ITALIANA offerta con grande onestà intellettuale, con spirito di ‘servizio’, con profondo amore rispetto dei nostri connazionali sparsi nel pianeta.
In momento storico che vede tutto il mondo accomunato da una disastrosa crisi economica, è cosi difficile ipotizzare che l’integrazione culturale e la solidarietà siano gli unici elementi che possano evitare le guerre fra poveri?

Info evento pro Notturno Italiano

Martedì 20 dicembre – ore 20.30
Piccolo Apollo - Centro Aggregativo Apollo 11
c/o ITIS Galilei - via Conte Verde, 51 - Roma
Ingresso riservato ai soci - fino ad esaurimento posti (99) - tessera con iscrizione gratuita –

Ospiti della serata e dei “sostenitori” che aderiscono all’appello
Acustimantico, Rudy Assuntino, Luciana Biondi, Germano Bonaveri, Sergio Cammariere, Susanna Cerboni, Luciano Ceri, Circolo Gianni Bosio, Coniglio Editore, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri (Stadio), Paolo De Bernardin, Mauro De Cillis,  Roberto Dellera, Rodrigo D'Erasmo, Rocco De Rosa, Teresa De Sio, Manuela De Vito, Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso), Annalina Ferrante, Agostino Ferrente, Massimo Forleo, Fabio Frizzi, Piero Galletti, Arianna Gaudio, Maria Laura Giulietti, Jonathan Giustini/Carta da Musica, Ida Guglielmotti, Fabio Lauteri, Felice Liperi, Cesare Livrizzi, Canio Loguercio, Petra Magoni, Elisabetta Malantrucco, Elettra Mallaby, Margot (Margherita Galante Garrone), Silvana Matarazzo, Fausto Mesolella, Michele Mirabella, Sara Modigliani, Simona Molinari, Nobraino, Duccio Pasqua, Peppe Servillo, Petramante, Anna Maria Piccoli, Piji, Pino Marino, Timisoara Pinto, Stefano Pogelli, Carlo Posio, Fiamma Satta, Antonella Sciocchetti, Riccardo Sinigallia, Shootin' Stars, Arturo Stalteri, Têtes de Bois, Underdog, Giampiero Vigorito, Peppe Voltarelli, Maria Cristina Zoppa,...
e le adesioni di: Valentina Casalena (Premio Parodi), Premio De Andrè, Enrico de Angelis (Premio Tenco), Mei / Giordano Sangiorgi, Puglia Sounds,...

e sono arrivate le adesioni di:
Roberta Balzotti, Banda Osiris, Alessandra Celletti, Chiara Civello, Mariano Deidda, Pivio ed Aldo De Scalzi, Paolo Di Sabatino, Lucilla Galeazzi, Beppe Gambetta, Laura Iacovini, Valentina Lupi, Elena Ledda, Nicoletta Magalotti, Daniela Magro, Andrea Marzi, Giangilberto Monti, Marcello Murru, Enzo Onorato/Lilium Produzioni, gianCarlo Onorato, Susanna Parigi, Claudio Sanfilippo, Franco Settimo, Simona Severini, Gianmaria Testa, Paola Turci, John Vignola...

ulteriori adesioni:  Cristiano Angelini, Ernesto Bassignano, Simona Bencini, Flavio Brighenti, Nino Buonocore, Caraserena, Roberta Carrieri, Nicola Conte, Alberto Fortis, Giulia Fossà, Garbo, Gazzara, Manuela Longhi / Mescal, Angelica Lubian, Luca Madonia, Alessandro Magnanini, Cesare Malfatti, Giovanna Marini, Nicola Mingo, Naif, Massimo Pasquini, Massimo Roccaforte per NdA Press e Interno 4 Records, Rossoantico, Federico Scoppio, Giancarlo Susanna, Terrasonora, The Place, Giorgio Tuma, Luca Urbani, Mario Venuti, ...
e di: Fiorello http://www.twitvid.com/DBTEZ
e l'adesione sottoforma di messaggio da parte di: Vinicio Capossela

Per sottoscrivere l'appello inviare email con il messaggio:
"meglio i notturni che i tramonti... aspettando l'alba" a
notturno_italiano@rai.it
nell'oggetto: contro la chiusura del Notturno Italiano

Chiude Rai Internazionale apre Mediaset Italia International - di Mirko Conte / Sedi estere Rai, un appello dall'Africa subsahariana / Una decisione che va rivista- di Mario Raffaelli* / Un riflettore sulle crisi dimenticate rischia di essere spento- di Medici Senza Frontiere / Chiusura sedi Rai estere? Un grave danno per la cultura e l'informazione - di Giuseppe Caramazza*/ C'era una volta Radio Londra...- di Maurizio Del Bufalo* / Perchè rinunciare al nostro punto di vista?- di Vincenzo Cavallo*

Appello alla RAI: Non chiudete quelle sedi! 


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